La Gazzetta dello Sport

Immobile al bivio: ranking o giallo?

Diffidato, rischia il playoff, ma resta la tentazione di schierarlo in Albania per arrivare in prima fascia

- Mirko Graziano INVIATO A TORINO DOMENICA 8 OTTOBRE 2017

Ore 16.10 circa: la Nazionale varca i cancelli del Filadelfia. Il pullman viene parcheggia­to a pochi passi da ciò che resta di una delle Curve originali del «Tempio» che ospitò le magie di Valentino Mazzola e del Grande Torino. Emozione forte, lo si legge negli occhi di un po’ tutti gli azzurri che entrano in campo proprio passando accanto a quel pezzo di storia italiana, non solo calcistica: i ragazzi del leggendari­o Erbstein e il Filadelfia rappresent­arono il riscatto nazionale dopo la terribile seconda guerra mondiale.

IL PADRONE DI CASA Sale alto l’urlo di circa mille ragazzini del settore giovanile e delle scuole calcio del Toro. Cori e incitament­i genuini, ricambiati da Buffon e compagni. I più acclamati? I portieri, appunto Gigi, poi Donnarumma e Perin. Ma qualche coro se lo prende tutto in esclusiva Ciro Immobile, capocannon­iere in granata nella stagione 2013-2014. In tribuna, in mezzo ai giovanissi­mi, ci sono ex di lusso come Claudio Sala, Zaccarelli e Rampanti. E c’è poi Urbano Cairo, padrone di casa, protagonis­ta principe della rinascita di questo luogo di culto per il popolo granata. «Una bellissima festa dice a fine allenament­o -, con tanti bambini delle scuole calcio. Il Filadelfia è risorto il 25 marzo, riuscire ad avere la Nazionale

I moduli usati da Gian Piero Ventura nelle 13 partite che ha diretto fino a questo momento. Il sistema di gioco più usato dal tecnico ligure è stato il 4-2-4 (6 volte), seguito dal 3-5-2 (4), dal 3-4-3 (2) e dal 3-4-1-2 (1). qui è stata una cosa fantastica e abbiamo voluto celebrare l’evento scolpendo di fatto questa data all’interno dell’impianto. Credo sia stata un’iniezione di forza vera un po’ per tutti aver sentito questi bambini così felici, urlanti e ottimisti: io ho visto i giocatori arrivare un filo tristi e andare via invece con il sorriso. Ora bisogna crederci tutti quanti insieme, compatti». E in un certo senso il pomeriggio al Filadelfia ha portato fortuna, il tempo stesso tempo usata prudenza almeno sul fronte Immobile. Ciro è diffidato e sarebbe sciocco correre inutili rischi con Belotti per nulla certo di recuperare in tempo per lo spareggio in programma fra il 9 e il 14 novembre. Cairo ci mette ottimismo: «Spero che Belotti ce la faccia, ha un fisico speciale e grandi motivazion­i. Vuole tornare ad aiutare presto il Toro e soprattutt­o la Nazionale. Si è fatto male il primo ottobre e ci hanno detto che potrebbe rientrare in quattro settimane. Proverei solo orgoglio e non certo preoccupaz­ione nel vederlo in campo a novembre in una sfida tanto delicata: zero problemi se arriva l’okay dei dottori». E’ comunque ancora forte la tentazione di non rinunciare a Ciro domani. Fra i diffidati c’è pure Parolo, ma in mezzo rientreran­no presto i vari De Rossi, Pellegrini, Verratti e probabilme­nte Marchisio. Ecco intanto il possibile undici anti Albania: Buffon in porta; Zappacosta, Bonucci, Chiellini e Darmian (Spinazzola) dietro; Parolo e Barella (Cristante) davanti alla difesa; Candreva e Insigne sulle fasce; Eder e Gabbiadini punte centrali. In prospettiv­a playoff potrebbe invece cambiare moltissimo, con un ritorno al 3-41-2: Barzagli (Caldara), Bonucci e Chiellini a protezione di Buffon; Zappacosta, De Rossi, Marchisio (Pellegrini) e Spinazzola a centrocamp­o; Verratti a supporto di Immobile e Belotti, con Insigne prima alternativ­a al bomber granata.

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GETTY La Nazionale di Gian Piero Ventura al lavoro a Coverciano. Domani l’impegno in Albania: all’andata finì 2-0 per gli azzurri

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