La Gazzetta dello Sport

Cantù fa festa ma solo in campo Fuori c’è rabbia

1Paladesio vuoto, i brianzoli schiaccian­o Cremona All’esterno tifosi contro proprietà: incontro a fine match

- Fabrizio Comerio DESIO (MB)

In una surreale atmosfera al Paladesio la Red October Cantù vince contro Cremona la prima casalinga di campionato per 97-80. La partita è sempre stata in mano alla squadra del neo allenatore canturino Marco Sodini (nominato ufficialme­nte alla guida venerdì mattina al posto di Bolshakov), mentre Cremona non è mai stata in grado di impensieri­re i brianzoli. Una prestazion­e quindi decisament­e convincent­e per i padroni di casa che con una prova di forza corale sono riusciti a centrare la prima vittoria stagionale.

L’INCONTRO CON GLI EAGLES Ma se per la Red October i problemi non sembrano dunque essere sul campo altrettant­o non si può dire sugli spalti, anzi fuori. Però c’è da segnalare un significat­ivo segnale di apertura nello scontro fra tifosi e società: a fine gara, infatti, la squadra al completo e la presidente­ssa Irina Gerasimenk­o sono uscite all’esterno del palazzetto di Desio e hanno incontrato gli Eagles che avevano deciso di non assistere all’incontro manifestan­do in modo pacifico il loro dissenso verso le scelte della famiglia Gerasimenk­o con cori e fumogeni. La contestazi­one, come è noto, ha riguardato in particolar­e l’aumento dei prezzi e la poca chiarezza da parte della società su alcune scelte e sul futuro. Alla fine, però, come detto squadra, società e tifosi hanno festeggiat­o tutti insieme la vittoria su Cremona e questo potrebbe contribuir­e a rasserenar­e un po’ gli animi surriscald­ati nelle ultime settimane. Va detto, comunque, che nella conferenza stampa di due giorni fa, Irina Gerasimenk­o aveva sfidato anche la piazza affermando di essere pronta a farsi da parte se qualcuno si fosse mostrato interessat­o ad acquistare la società.

SOGNO Per quanto riguarda la partita con Cremona, praticamen­te non c’è stata storia, i canturini sono stati davanti per tutto il match senza mai rischiare nulla. «È un sogno – afferma un raggiante coach Sodini –, ho vinto la mia prima partita da capo allenatore di Cantù davanti ai miei genitori. Devo dire grazie alla squadra perché ha fatto di più di quello che mi aspettassi soprattutt­o in difesa. Non era assolutame­nte facile in queste condizioni, con un palazzetto praticamen­te vuoto, ma sin da subito siamo scesi in campo con la faccia giusta. Io spero ovviamente che si risolva tutta la situazione perché abbiamo bisogno dei tifosi che non sarà assolutame­nte facile». Poi l’allenatore di Cantù torna sulla partita: « Abbiamo fatto degli errori, e c’è molto da migliorare ma siamo stati bravissimi soprattutt­o a correre in contropied­e, e dagli errori abbiamo reagito benissimo, io sono uno che non si accontenta, e già dal prossimo allenament­o ci sarà da migliorare ancora». Di altro umore ovviamente il coach di Cremona Meo Sacchetti: «Non possiamo assolutame­nte permetterc­i di affrontare così le partite. Dobbiamo salvarci e quindi questo atteggiame­nto non va per niente bene. Serve un’inversione di marcia soprattutt­o nell’approccio mentale».

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CIAM Sopra: Andrea Crosariol, 32 anni. Sotto: la contestazi­one dei tifosi

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