La Gazzetta dello Sport

Civitanova e Perugia senza problemi: è SuperFinal­e

1Modena illude per un set, poi si arrende Trento travolta da tantissimi muri e ace Colaci: «La Lube è più forte di un anno fa»

- Gian Luca Pasini INVIATO A CIVITANOVA (MC)

La stagione non è che all’inizio, ma la tensione e le aspettativ­e delle società sono già alte, se non altissime. Perdere fa male (più o meno a tutti) già adesso. Per capire chi riderà fino in fondo si deve aspettare oggi pomeriggio alle 18: quando Civitanova e Perugia si contendono la Supercoppa italiana (ancora targata Delmonte) antipasto di questa stagione 2017-2018.

EX DI TURNO Vale a dire la tradizione, che vuole mantenere il potere soprattutt­o dopo la doppietta scudetto e Coppa Italia dell’anno passato (la Lube) e l’aspirante regina, ormai da diverse stagioni. Giusto un anno fa Perugia era arrivata a una manciata di punti dal suo (primo) successo nella finale di Modena, ma quando la maledizion­e sembrava essere sul punto di crollare era stata la squadra emiliana a prendersi tutto. Gli umbri ci riprovano oggi con una squadra abbastanza simile a quella che aveva battuto Civitanova nella semifinale di Champions League a Roma a maggio, ma con un Colaci e un Russell in più nel motore. Proprio per cancellare quello zero in bacheca che pesa come una montagna. Per arrivare a questo punto Perugia ha travolto Trento sotto una catasta di muri (17) e con un discreto numero di ace (9). «Abbiamo giocato abbastanza bene – spiega Max Colaci, che si trovava ad affrontare la sua ex squadra nella prima partita ufficiale della stagione –. Si vede che era destino che capitasse. Civitanova? È un gruppo ancora più forte dello scorso anno hanno ha vinto tutto. Dovremo essere bravi a controllar­e i loro attaccanti e i loro battitori».

BATTUTA Proprio il servizio sarà il punto centrale della sfida di oggi. Come del resto lo è stato ieri nella gara che ha permesso ai campioni d’Italia di non deludere il proprio pubblico e di iniziare come aveva finito la stagione scorsa. Nello stesso palasport dove il 7 maggio aveva vinto lo scudetto (su Trento) Stankovic e compagni sono risorti da una partenza disastrosa con Modena e hanno affondato l’Azimut proprio a forza di botte al servizio e di colpi in attacco. Se ci sono stati pochi cambiament­i nella squadra titolare, la Lube si è rinforzata molto in panchina (da sottolinea­re lo statuniten­se Sander che sarebbe titolare in buona parte delle formazioni italiane) e con Giampaolo Medei, che fa il suo esordio nella panchina di casa (questa di fatto è la sua società). E quindi questo ritorno in Italia (lo scorso anno aveva vinto la Coppa Cev, alla guida del Tours, in Francia) ha un sapore del tutto particolar­e per lui.

EMOZIONE Ma l’emozione non ha frenato più di tanto i suoi giocatori che dopo aver perso malissimo il primo set si sono ripresi rifilando una severa lezione a Modena che solo una settimana fa aveva trionfato nel torneo amichevole di Gubbio. «Ci siamo riuniti da troppi pochi giorni – aggiunge Jenia Grebenniko­v, libero di Civitanova –, ma speriamo di essere già un po’ più in forma per la gara di finale. Volevamo a tutti i costi trovarci qui e ci siamo. Faremo di tutto per farci trovare pronti». Non è e non può essere pallavolo spettacola­re. Ci sono evidenti cali di tensione, soprattutt­o nelle formazioni, come Trento che hanno cambiato tanto più delle altre (solo tre conferme). Senza contare che i nordameric­ani sono arrivati qui solo qualche giorno fa e quindi sono ancora in più in fase di rodaggio. Ma oggi pomeriggio siamo già al primo tagliando. C’è tanta voglia di alzare la Coppa...

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TARANTINI Tsvetan Sokolov, 27 anni, opposto bulgaro della Lube

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