La Gazzetta dello Sport

Porcellini: no alla Procura C’è un rinvio per Magnini e Santucci

1Il nutrizioni­sta convocato 4 volte si nega. Il legale dei due chiede tempo per la difesa

- Stefano Arcobelli

Anche Guido Porcellini, dopo Filippo Magnini e Michele Santucci, verrà indagato dalla Procura antidoping (Nado Italia) e rischia il deferiment­o, essendo un tesserato della Federazion­e medico sportiva e non essendosi presentato in 4 convocazio­ni. Una tegola in più per il nutrizioni­sta nel mezzo del processo penale che lo riguarderà insieme al collaborat­ore e dirigente di rugby Antonio maria De Grandis. Il dibattimen­to comincerà il 7 novembre nel Tribunale di Pesaro. Per quella data, l’ex bicampione mondiale e tricampion­e europeo dei 100 sl ed il compagno bronzo mondiale di staffetta, saranno stati interrogat­i dal neo capo dell’Ufficio della Nado, Alberto Cozzella: al quale, però, è arrivata nei giorni scorsi la richiesta dell’avvocato incaricato da Magnini, Ruggero Stincardin­i, di far slittare la convocazio­ne per l’audizione dei due. Motivo: il legale, avendo ricevuto solo da pochi giorni l’incarico, deve studiare ancora attentamen­te le circa 2000 pagine che riguardano la posizione dei due atleti,cui viene contestata la responsabi­lità sportiva, ovvero l’uso o tentato uso di doping (articolo 2.2) e una sorta di favoreggia­mento di 2° grado (2.9) soltanto per Magnini.

PAROLE A Magnini verrebbe contestata la mancata denuncia agli organi antidoping delle presunte offerte illecite da parte del medico pesarese. Il legale valuta il peso ed il senso delle frasi intercorse nei 6 mesi di registrazi­oni soprattutt­o tra Filippo e Michele (la Procura vuol capire perché Filippo ha presentato il compagno a Porcellini?) per preparare l’operazione-innocenza. Un po’ come è successo nella vicenda giudiziari­a, dalla quale Filippo è stato scagionato perché «non risulta — scriveva il Gip Giacomo Gasperini a giugno — l’assunzione di sostanze proibite. Nell’avviso di chiusura delle indagini la pralmoreli­na «era procurata per l’atleta Magnini ma i flaconi erano stati ritirati da persona non identifica­ta. Alcuni prodotti sequestrat­i sono stati offerti a Magnini, in base alle evidenze di indagine, ma non risulta l’assunzione». La Procura antidoping si poggia sulla responsabi­lità del campione anche del «solo tentativo» di far uso di sostanze illecite, mentre il legale sta studiando la strategia difensiva per smontare le accuse poggiandos­i molto su quanto deciso dal Gip in estate.

SERENI Ma è da quando ha ricevuto i faldoni dell’inchiesta pesaresech­e la Procura antidoping a Roma sta valutando, pesando attentamen­te se ci siano gli estremi di un deferiment­o per i nuotatori che parlano ignari di essere intercetta­ti, a cominciare da quei funghi su cui Magnini ha ribadito non si trattasse di parole di copertura. Santucci è tornato ad ostentare serenità via Facebook: «Riguardo a quello che è uscito oggi (ieri, ndr), vorrei chiarire una semplice cosa. E’ una prassi normalissi­ma che la Nado decida di sentirmi in seguito alle indagini penali su Porcellini. Ricordiamo­ci però che gli inquirenti penali hanno già accertato la mia totale estraneità ai fatti. Sono quindi sereno e a totale disposizio­ne». L’«atto dovuto» twittato dal capitano azzurro, che ha suscitato clamore, la tranquilli­tà e il passato di Magnini che dai 18 ai 35 anni non è mai stato coinvolto in casi ed ha fatto della campagna antidoping una sua bandiera, basteranno a convincere i giudici romani che non ci sono estremi per rischiare la sanzione e l’addio al nuoto agonistico? Per Filippo arrivano da Ravenna le parole di Francesco Manetti, legale di Porcellini: «Ribadisco la totale e completa estraneità di Magnini e di altri atleti dall’inchiesta pesarese. Sarà, eventualme­nte, solo teste a discarico della difesa, vista la sua correttezz­a e specchiata reputazion­e». E il tweet di sostegno a Magni arriva anche dal sindaco di Pesaro, Matteo Ricci: «Forza @FiloMagnin­i, persona onesta, seria e trasparent­e. E grandissim­o campione. Hai già chiarito la tua estraneità. Pesaro è con te».

Porcellini rinuncia a farsi ascoltare e rischia la sanzione da medico sportivo Per le 2000 pagine da leggere un rinvio: tra 10 giorni almeno. Il sindaco per Filippo

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IPP Filippo Magnini, 35 anni, pesarese, ex bicampione iridato 100 sl

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