La Gazzetta dello Sport

Halep numero uno Ma è un circuito senza più padrone

La finale a Pechino la romena raggiunge la vetta: è la quinta a riuscirci in questa stagione

- Riccardo Crivelli

La vendetta è un piatto che va servito tra le lacrime. Mesi di frustrazio­ni, il traguardo del numero uno per tre volte tra le mani e per tre volte svanito dolorosame­nte, l’eterna fama di brava ma perdente. Poi, in una settimana, il destino restituisc­e alla Halep quanto le aveva sottratto in una stagione maledetta, mettendole di fronte a Pechino, una dietro l’altra, la Sharapova, la Kasatkina e la Ostapenko. Cioè l’odiata russa che l’aveva battuta agli Us Open, la russa minore che le aveva dato una spazzolata sette giorni fa a Wuhan e la lettone della mazzata in finale a Parigi, che le negò il primo Slam in carriera e il primato in classifica in anticipo. PECCATO ORIGINALE Simona stavolta ha fatto filotto e con la tripla rivincita, oltre a piangere in campo per la prima volta, raccoglie finalmente la vetta del ranking, sfuggitole al Roland Garros, a Wimbledon e a Cincinnati. E’ la 25a giocatrice della storia ad arrivare in cima dal 1975, e la prima romena (tra gli uomini c’è stato Nastase): tecnicamen­te e per rendimento, non è un’eresia, perché la figlia di due produttori di formaggi è la giocatrice in attività con più settimane consecutiv­e nella top ten (da gennaio 2014) e ha vinto 6 tornei Premier 5 sui 15 complessiv­i in carriera. Ma, come altre 4 prima di lei (Pliskova, Wozniacki, Safina e Jankovic), sconta fin qui il peccato originale dello zero alla casella Slam conquistat­i. E lo sa: «E’ un sogno che si realizza, nei primi mesi è stata una stagione tormentata e non immaginavo nemmeno di potermi qualificar­e per il Masters, ma ora ho un sogno più grande: vincere finalmente uno Slam». Soprattutt­o, la Halep diventa la quinta numero uno dell’anno di un tennis femminile che ha perso certezze e le tradiziona­li padrone.

PRECEDENTE Era già accaduto nel 2008 (Henin, Sharapova, Ivanovic, Jankovic e Serena Williams) e allora come adesso fu un evento choc a determinar­e la girandola: nove anni fa fu l’improvviso e inatteso ritiro della Henin, oggi la maternità della Williams. Solo che quella Serena e quella Sharapova , tra un infortunio e l’altro, avevano il piglio delle dominatric­i, queste sono due signore cariche di gloria chissà per quanto ancora concentrat­e sul tennis. E potrebbe non essere finita: da qui al Masters di Singapore di fine mese possono aspirare al numero uno anche Wozniacki, Venus Williams, Svitolina e Ostapenko. Più protagonis­te, più spettacolo, più emozioni. Forse, ma così il circuito manca di carisma e appeal. Non è un problema tecnico, perché il livello è alto, come dimostrano le difficoltà dei ritorni di Sharapova e anche di Azarenka (in attesa di quello di mamma Williams) e perché Muguruza e Ostapenko, pur tirando forte, posseggono un tennis brillante e a fine carriera non saranno probabilme­nte lontane, per numero di Slam vinti, da una come la Hingis (che ne ha cinque). E’ assente la personalit­à, quella che produce scintille in ogni partita tra Serena e Masha, che crea brividi quando una nuova arrivata prova a scalfire i monumenti. Ma non è colpa della Halep. A proposito: auguri.

 ??  ?? PRIMA ROMENA Simona Halep, 26 anni, è la prima romena n. 1
PRIMA ROMENA Simona Halep, 26 anni, è la prima romena n. 1
 ??  ?? KA. PLISKOVA (CEC) Otto settimane di fila al n. 1 da luglio a settembre
KA. PLISKOVA (CEC) Otto settimane di fila al n. 1 da luglio a settembre
 ??  ?? MUGURUZA (SPA) N. 1 per 4 settimane dall’11 settembre a domani
MUGURUZA (SPA) N. 1 per 4 settimane dall’11 settembre a domani
 ??  ?? KERBER (GER) Inizia l’anno in vetta, poi altre 2 volte fino a luglio
KERBER (GER) Inizia l’anno in vetta, poi altre 2 volte fino a luglio
 ??  ?? S. WILLIAMS (USA) N. 1 da gennaio a marzo e da aprile a maggio
S. WILLIAMS (USA) N. 1 da gennaio a marzo e da aprile a maggio

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