FEDE VS GREG LITE FURIOSA
Premi, tweet, insulti e querele Fede contro Greg «Il mio allenatore è il più bravo»
La nomina di Morini ad allenatore dell’anno del nuoto scatena insulti, veleni e minacce di querela fra la Pellegrini, Paltrinieri e il figlio del tecnico
Arsenico e dispetti. Parole grossissime. C’è un contrasto di posizioni in mezzo agli ori mondiali del nuoto, che sta degenerando da quando sabato a Torino, Stefano Morini — ex allenatore di Federica Pellegrini, e attuale allenatore di Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti — battendo il mentore di Fede, Matteo Giunta, è stato nominato allenatore dell’anno per il quarto anno di fila. Un riconoscimento che riceverà il 2 dicembre ai tricolori invernali di Riccione, quando viene consegnato il premio intitolato ad Alberto Castagnetti. Federica aveva criticato il verdetto: «Mi perdoneranno i diretti interessati, ma questo mio pensiero non è fatto per un senso di antipatia nei loro confronti ma solo per una questione di “meritocrazia”. Sono stata zitta l’anno di Kazan, ma risultati di quest’anno non sono interpretabili. Ho vinto l’unico oro che mi mancava nei 200 stile ai Mondiali di vasca corta (non faccio paragoni con gli altri, ma sappiamo a Windsor com’è andata) e ho vinto dopo 6 anni il mio terzo oro nei 200 stile ai Mondiali di Budapest a 29 anni! Due medaglie d’oro mondiali nello stesso anno con lo stesso atleta mi dispiace ma quest’anno non le ha vinte nessuno! Mi dispiace un sacco che questo premio non vada a te Matteo, che sei riuscito in quest’impresa e oltretutto hai fatto migliorare di un secondo e mezzo Luca Pizzini. Ora abbiamo la certezza di come funzionano queste votazioni! Va bene ci sta! Ma per me e per il tuo gruppo sei tu l’allenatore dell’anno! Complimenti Matte”».
REPLICA Paltrinieri, che si sta allenando a Melbourne, ha difeso ieri Morini via Giornale: «Quando ho letto lo sfogo di Federica non ci volevo credere. Le ho trovate parole poco rispettose nei confronti del Moro e di chi ha vinto con lui. E’ un premio federale non l’Oscar: capisco il desiderio di sostenere gli indubbi meriti del proprio tecnico, ma non lo si deve fare screditando il lavoro degli altri. Non doveva prenderla sul personale, su queste cose bisognerebbe volare alto. La bravura di un tecnico non va a discapito della bravura dell’altro, non significa che Giunta sia scarso. Tanto meno bisognerebbe mettere in dubbio la correttezza della votazione. Il Moro quest’anno con i suoi atleti ha vinto 4 medaglie mondiali. Punto. Ma di cosa stiamo a parlare?».
ALLUSIONI Appena presa visione di una pesante allusione (poi rimossa ma anche commentata) via Facebook di Tommaso Morini, il figlio allenatore di Stefano, l’ira di Federica (nonché di Giunta, offeso da certe parole usate sui social) non si è placata, anzi, arriva l’annuncio della querela: «Mancare di rispetto vuol dire insultare... e qualcuno verrà querelato per questo... io non l’ho mai fatto ma ho una mente pensante e libera». Sino alla controreplica piccata a Greg: «Certo quando vieni stipendiato di brutto (dalla Fin che lo convinse a non lasciare le Fiamme Oro per l’Aniene) da qualcuno sei obbligato a dire certe cose...». Federica, in prima linea sui social, non aveva mai parlato di querele, ma sempre ribattuto colpo su colpo a ogni tipo di insulto. Ma stavolta non ci sta e reagisce rincarando la dose: «Cercheranno di farti male in tutti i modi Fede, anche quando tu non ne farai, quindi abbi spalle forti... mi alleno per questo...», ha scritto come commento a una sua foto su Instagram.
IL NIPOTE A Gabriele Detti non piace l’andazzo che ha preso la vicenda, ignaro persino dei giudizi postati dal cugino Tommaso: «Non voglio fare da paciere, ma tutti noi della nazionale dobbiamo rispettarci e rimanere uniti. E poi
siamo grandi e vaccinati, per dire certe cose. Queste polemiche per un premio mi sembrano esagerate, si cerca il pelo nell’uovo. Io sono per vivere tutto questo con più leggerezza. I due allenatori sono grandissimi, ci metto anche Minotti e Antonelli, e dovremmo essere contenti per i 3 ori. A Budapest abbiamo fatto qualcosa di importantissimo. Spero che i rapporti dentro la nazionale non vengano minati, adesso. Con chi mi schiero? Non vorrei essere strumentalizzato, e poi io — rispetto a Paltrinieri — sono anche nipote del Moro, è diverso per me».
I TECNICI Non parla Morini, tornato a Ostia con Detti in attesa di ripartire per la Coppa del Mondo. Non parla Giunta, dal ritiro in altura di Livigno. Una polemica indiretta Pellegrini-Paltrinieri non se l’aspettava neanche Moro, che nel 2009 dopo la morte di Castagnetti venne scelto da Federica come tecnico. E fu proprio a Budapest,
nel 2010, che l’allenatore livornese cominciò ad avere problemi di gestione con l’olimpionica: dopo il flop dei Mondiali di Dubai a dicembre, Federica «licenziò» in diretta l’ex vice di Alberto per la gestione«troppo emotiva» sotto gara. Fede si accordò col francese Philippe Lucas e la federazione spostò Morini da Verona al centro federale. Morini ripartì, guarda caso, con gli allora sconosciuti Paltrinieri e Detti, inventandosi un gruppo azzurro di mezzofondisti in ascesa. Preoccupato è il presidente Barelli, che non ama i social. Con la festa del nuoto aveva voluto celebrare una stagione esalante: la sovraesposizione mediatica del nuoto azzurro di questi giorni (anche per la vicenda MagniniSantucci) nuoce all’immagine. E rischia di avere ripercussioni nella nazionale in vista della stagione europea invernale ed estiva. Dopo gli stracci agli annunci di querele, si muoverà la Procura federale?
Morini nominato tecnico dell'anno: la Pellegrini si infuria, il figlio del coach fa pesanti allusioni sulla Divina e Giunta. Paltrinieri attacca: «Rispetta il Moro»