La Gazzetta dello Sport

L’Italia sfida il Marocco Romagna cerca conferme

L’esordio dal 1’ col Cagliari e la prima fascia da capitano contro l’Ungheria

- Vincenzo D’Angelo INVIATO A FERRARA

Porte aperte all’entusiasmo. La vigilia di ItaliaMaro­cco è una festa per Ferrara, che riabbracci­a la Nazionale dopo quasi dieci anni. L’ultima volta al Mazza finì 2-1 contro l’Olanda, con firme nobili di Osvaldo e Giuseppe Rossi. Ieri il c.t. Di Biagio ha deciso di accogliere tutti all’allenament­o. E la città – in piena passione sportiva dopo il ritorno in A della Spal – non s’è lasciata sfuggire l’occasione. Stasera sono previsti 4 mila spettatori, mentre ieri al Mazza sono arrivati un centinaio di tifosi per la rifinitura, tra cui le Under 16 e 15 della Spal e i ragazzi del Centro federale di Castenaso.

CERCHIO CHIUSO In fondo l’Under 21 ha sempre avuto un grande seguito. Merito anche dei successi ottenuti negli anni e dei tanti «futuri campioni» che ci hanno giocato. Quando qui a Ferrara segnarono Osvaldo e Rossi, nel febbraio 2008, Filippo Romagna aveva ancora 10 anni, poche idee sul futuro e forse già un sogno da inseguire: la maglia azzurra. Non sapeva che in futuro la Nazionale sarebbe diventata una seconda casa. Romagna giovedì in Ungheria ha chiuso un cerchio, indossando la fascia di capitano dell’U21 dopo il forfait di Mandragora. Tutt’altro che una novità per il difensore del Cagliari, che ha giocato con la fascia al braccio in tutte le selezioni giovanili, dall’U15 all’U20, spesso sotto età, quasi sempre al centro della difesa, senza però mai segnare.

SVOLTA CAGLIARI Nato a Fano, s’è formato nelle giovanili del Rimini finché a 14 anni non è arrivata la chiamata della Juve. Romagna in bianconero brucia le tappe e arriva presto a giocare in Primavera, dove alla fine colleziona 71 presenze tra campionato, Coppa Italia, Youth League e Viareggio, realizzand­o tre gol. Lo spogliatoi­o della prima squadra lo frequenta soprattutt­o nel 2014, non ancora maggiorenn­e, senza riuscire a debuttare. Allegri gli concede giusto qualche panchina: una in Europa League e in Coppa Italia, nella Supercoppa italiana 2014 e sei in Serie A. In B – anche causa infortuni – non riesce a imporsi: nell’ultima stagione 4 gare col Novara e 14 col Brescia. Poco per chi era considerat­o il nuovo Rugani. Stessi pregi e difetti: attenzione, concentraz­ione, ma a volte poca cattiveria. Il Cagliari ci ha scommesso e Rastelli lo ha appena fatto esordire da titolare con il Napoli. Non la sfida più agevole per mettersi in mostra, ma la migliore per capire le difficoltà del pianeta Serie A. Per confermars­i leader in Under, la scalata passa soprattutt­o da lì.

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GETTY Filippo Romagna, 20 anni

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