La Gazzetta dello Sport

Serbia qualificat­a Irlanda ai playoff Eliminato il Galles

- Roberto Bordi

Al Millennium Stadium di Cardiff doveva essere una festa. E festa è stata, ma per l’invitato meno atteso, cioè l’Irlanda. Sulla carta, tutto remava contro la squadra di O’Neill ma in realtà, a guardar bene i precedenti tra Galles e Irlanda, il favore del pronostico doveva andare alla seconda, imbattuta contro i Dragoni in partite ufficiali. Due le conseguenz­e della vittoria ospite. Da un lato il passaggio del turno degli irlandesi, che tornano a qualificar­si ai playoff mondiali a distanza di otto anni dall’ultima volta (lo spareggio con la Francia andò male per il celebre «mani» di Henry); dall’altro l’eliminazio­ne del Galles, semifinali­sta a Euro 2016 e fuori da tutto dopo avere accarezzat­o a lungo il sogno di tornare ai Mondiali 60 anni dopo la prima e ultima volta. In Russia ci va la Serbia, prima nel girone grazie alla stentata vittoria contro la Georgia firmata da Prijovic.

DOMINIO STERILE Privo dell’infortunat­o Bale, il Galles ha impostato la partita sulla regia ordinata di Allen e sulla buona volontà di Robson-Kanu. Poco, troppo poco per insidiare l’Irlanda, schierata dal suo allenatore con un prudentiss­imo 45-1 e le linee molto strette. Il Galles macina gioco, ma Ramsey è in giornata no e i suoi tiri dalla distanza finiscono tutti in curva. L’Irlanda è ancora «trapattoni­ana», preferisce attendere l’errore avversario per approfitta­rne. Cosa che avviene dopo 12 minuti della ripresa, quando Hendrick sradica il pallone sulla trequarti e lo serve in mezzo all’area: il velo di Arter è un invito a nozze per McClean, che sigla il gol che porta l’Irlanda agli spareggi. Chissà che il sorteggio non le riservi la sfida con l’Italia. Il Trap già gongola.

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