Mihajlovic prepara un Toro senza Gallo E punta forte su Niang
Lo aspetta Giampiero Ventura a braccia aperte per scollinare lo spareggio verso Russia 2018. E a maggior ragione il Toro, che ha respinto tutte le offerte estive (in verità mai vicine al parametro di 100 milioni fissati per un club estero dal presidente Urbano Cairo). Andrea Belotti è diventato un talismano per l’azzurro ed il granata, un bomber di cui non si può fare a meno. Non solo per il numero di gol realizzati — 26 in campionato la stagione scorsa — ma per il suo modo di stare in campo, primo giocatore ad attaccare l‘avversario in fase di non possesso e pressione a tutto campo: un ariete nel cuore della difesa avversaria. L’infortunio al ginocchio contro il Verona, per fortuna meno grave del previsto, priverà il Toro del Gallo contro Crotone, Roma, Fiorentina, Cagliari e Inter. Il verdetto dello staff medico? Un mese di stop, che potrebbe essere accorciato dalla voglia di Belotti di tornare in campo. «Ha un fisico speciale, la diagnosi è di quattro settimane di riposo, ma io spero di recuperarlo prima. Sono ottimista» le parole del presidente Cairo. Sinisa Mihajlovic deve tamponare l’emergenza. Sostituire Belotti non è cosa facile anche perché in rosa, per caratteristiche tecniche, un’alternativa al Gallo non esiste. E cambiare un modulo che funziona, se non altro per garantire il miglior
della «Non dite che corro troppo: mi piace E l’area di rigore resta rendimento possibile di Ljajic, è sconveniente.
UNA SOLA PUNTA