La Gazzetta dello Sport

«Missiletto» Foggia: «È solo l’inizio, vi stupirò ancora»

Il 16enne romano ha vinto il Mondiale Junior e il prossimo anno sarà in Moto3 «Che onore i compliment­i di Valentino»

- Mario Salvini

Adesso che è campione del mondo gli sta bene quel suo soprannome altisonant­e: The Rocket, il missile. Ma anche la versione originale non era male: Missiletto. Ai tempi delle minimoto lo chiamavano così, Dennis Foggia, alla romanesca. Segno che ha cominciato ad andar forte fin da subito. E non solo ha mantenuto le premesse, ma ha anche bruciato i tempi. Dennis ha 16 anni, quest’anno ha debuttato nel Mondiale Moto 3, due apparizion­i, tutte e due a punti, la seconda quasi prodigiosa, con l’ottavo posto ad Aragon. E adesso è arrivato il titolo Cev, il Mondiale Junior. A sancire che la nuova ondata italiana è diventata una specie di tradizione: nel 2015 Nicolò Bulega campione, l’anno scorso Lorenzo Dalla Porta. Ma Dennis ha fatto ancora meglio, lui la corona se l’è presa in anticipo (mancano 2 GP) come in precedenza solo Alex Marquez (2012) e Fabio Quartararo (per il bis, nel 2014).

È SOLO L’INIZIO «Sono molto contento di questo primo Mondiale», ha detto lui. Calcando un po’ su quel «Primo», tanto da far immaginare il sottinteso. Primo di una lunga serie. «Beh, spero proprio di sì», ha confermato. «Sono molto soddisfatt­o, sapevo che c’erano tutti i presuppost­i per stare tranquilla­mente tra i migliori. Che se mi fossi allenato duramente sarei riuscito a giocarmi il titolo. Poi, si sa, vincere è un’altra cosa. Ci sono riuscito, ed è una grande soddisfazi­one». Trionfo al secondo anno nella categoria, con 3 vittorie (Estoril e doppietta a Valencia) e 7 podi complessiv­i in 10 gare. «Tra tutti compliment­i bellissimi quelli di Valentino, di Uccio e di Pablo Nieto. Vale è di poche parole, ma per farti felice e caricarti ti bastano e avanzano». Anche perché, oltre agli elogi, dal suo Team, il VR46, già prima del titolo era arrivata la promozione: nel 2018 Dennis sarà con Nicolò Bulega in Moto3: «Era il mio sogno, me lo sono andato a prendere».

È GIA’ 2018 Il suo numero 71 è la data di nascita: 7 gennaio. Manca l’anno: 2001. Dennis è di Roma, tifoso laziale, da una decina d’anni la famiglia si è trasferita a Palestrina. «Ho iniziato per caso: avevo 6 anni, nel cortile di un supermerca­to di Frascati facevano provare le minimoto». Lui ci è salito, e non è più sceso. Anche perché la famiglia lo ha incoraggia­to (papà Fabio è stato crossista amatore). «Lo so che il Mondiale è un’altra storia», ha specificat­o. Quartararo e Bulega glielo confermano. «Ma finora lavorando duro i risultati sono arrivati. Quindi continuerò così e vedremo. Per il 2018 non so cosa aspettarmi: sarebbe bello stare tra i primi 10».

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Dennis Foggia, 16 anni, romano

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