Nobel a Tahler e all’economia condizionata dall’irrazionale
Èandato all’americano Richard H. Thaler, 72 anni, il premio Nobel per l’economia. Lo studioso nato nel New Jersey e docente all’università di Chicago ha meritato il prestigioso riconoscimento grazie ai suoi studi di economia comportamentale: sua infatti la «teoria del pungolo» e l’esplorazione degli strumenti possibili per vincere il connaturato «errore umano» che, tra condizionamenti psicologici e limiti razionali, ci condanna a compiere sbagliate, tra cui quelle che impattano poi su economia e mercati. Thaler è diventato molto popolare con il bestseller Nudge, pubblicato in Italia nel 2008 con il titolo La spinta gentile - La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute e felicità, scritto con il giurista ed ex consigliere della Casa Bianca, Cass Sunstein. L’Accademia Reale svedese, nel motivare la scelta, ha evidenziato come Thaler abbia «inserito ipotesi psicologicamente realistiche nelle analisi del processo decisionale economico». Anche le prime parole di Thaler alla notizia del Nobel ricevuto rientrano, con una buona dose di ironia, nella sua teoria: «Cercherò di spendere questi soldi nel modo più irrazionale possibile», ribadendo che il suo comportamento davanti ai circa 960 mila euro ricevuti sarà assolutamente «umano». Thaler era apparso anche in un cameo nel film del 2015 La grande scommessa, intento a spiegare a Selena Gomez l’irrazionalità del sistema che portò alla bancarotta di Lehman Brothers.