La Gazzetta dello Sport

La prima volta di Panama grazie a un gol fantasma

«Canaleros» qualificat­i anche per una rete vista soltanto dal guardaline­e

- Iacopo Iandiorio

Un gol fantasma, un «complice» col fischietto, un alleato inatteso, un eroe e un c.t. da romanzo di Vargas Llosa. È il cocktail che ha portato per la prima volta nella storia Panama a un Mondiale. La nazionale n. 60 del ranking Fifa, la 4ª in Concacaf (Nord-Centro America), nella notte di martedì ha compiuto il «miracolo», che inseguiva dal 1978. «Oggi si compie il sogno di 5 generazion­i», ha detto Blas Perez, 36 anni, bomber da 116 gare e 42 gol con Los Canaleros. La vittoria in extremis sulla Costa Rica per 2-1 al Rommel Fernandez di Città di Panama, arriva con una trama da romanzo. Intanto il gol-fantasma dell’1-1 all’8’ s.t.: su angolo di Godoy, mischia in area, la tocca col polpaccio destro Ga- briel Torres, sulla linea Matarrita pare salvare. Ma l’arbitro guatemalte­co Walter Lopez Castellano­s, convalida su segnalazio­ne di un guardaline­e. Non c’è Var, non ci sono giudici di porta, è 1-1.

MAZINGA GOL L’eroe è il capitano Roman Torres, 31 anni, detto El Mazinger, Mazinga, come il robot dei fumetti. Fa il difensore negli Usa a Seattle, campione di Mls 2016. Ma quando mancano 2’ all’ennesima delusione sul Canale, Torres si fionda in attacco e su deviazione di testa di Tejada, un altro dei vecchietti terribili (35 anni), di destro sfonda la porta di Pemberton. È il gol qualificaz­ione. Panama scavalca l’Honduras (4°, playoff con l’Australia) e gli Usa, eliminati, dopo il k.o. con Trinidad («l’alleato»). Tremenda vendetta per Panama. Giusto 4 anni fa in casa, c.t. l’ex cagliarita­no Dely Valdes, persero la qualificaz­ione 2014 per colpa degli americani: un 3-2 Usa firmato al 93’ e al 94’, con gli americani primi e già qualificat­i, mentre ai panamensi serviva il successo. Lutto nazionale allora, festa nazionale ieri, proclamata dal Governo.

C.T. BOLILLO «Il gol più importante della mia vita», dice Torres, uno che da difensore di reti ne ha fatte parecchie: 10 in nazionale (su oltre 100 gare) e 26 nei club dove è un portafortu­na. Mazinga ha conquistat­o 2 titoli in patria, poi in Colombia 4 trofei con 4 club diversi. E negli Usa infine a dicembre 2016 ha siglato il rigore decisivo che ha tolto la Mls al Toronto di Giovinco. Torres è uno dei 10 ultratrent­enni (4 over 35), di una nazionale di 29,7 anni di media. E uno dei 9 presenti nel k.o. di 4 anni fa con gli Usa ancora in nazionale. Oggi c.t. è Hernan Gomez, il Bolillo colombiano, 61 anni, che nel 2001 qualificò per la prima volta al Mondiale l’Ecuador, poi «battezzato» in Giappone dall’Italia. Bolillo è stato vice di Maturana in Colombia e poi c.t. cafetero due volte e al Mondiale ’98. A Guayaquil nel 2001 si beccò anche una pallottola al gluteo destro, per non aver convocato in nazionale il figlio dell’ex presidente della Repubblica. Nel 2011 invece si è dovuto dimettere da c.t. colombiano per aver picchiato una donna in un bar di Bogotà. Si scusò, ma non bastò. Ora a Panama si rischia che gli facciano una statua.

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EPA Roman Torres, 31 anni

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