Asia e il ciclone Weinstein «Denuncio e mi insultano»
L’attrice divide i social dopo la rivelazione di violenze subite nel 1997 Il produttore rischia 25 anni di cella. Due donne accusano Affleck
Asia Argento, 42 anni, con Harvey Weinstein, 65; Angelina Jolie, 42: il produttore l’avrebbe molestata nel 1998; Gwyneth Paltrow, 45: nel 1996 lui tentò un approccio sessuale; Kate Beckinsale, 44, ultima accusatrice; Ben Affleck, 45, coinvolto da due donne
Isocial possono azzerare la distanza fra chi è popolare e chi non lo è. Il caso di Asia Argento diventa emblematico. Dopo aver denunciato di essere stata molestata, poco più che ventenne, nel 1997, da Harvey Weinstein, il produttore di Hollywood travolto dallo scandalo di molestie sessuali, i profili Twitter e Facebook di Asia sono sempre più terreno di scontro, arena di polemiche, sfogatoio, come un citofono con cui parlare all’attrice. Che ieri ha twittato la copertina di Time con il volto di Weinstein e il commento: «Questo è il maiale che ha violentato e molestato centinaia di donne, fra cui la sottoscritta. Solo 33 di noi hanno avuto il coraggio di parlare». Riferendosi a colleghe come Gwyneth Paltrow e Angelina Jolie ma anche a modelle e collaboratrici del produttore. In pochi minuti, si è ri-spalancato un campionario di commenti: sostegno («sarei curioso di sapere se alle altre 32 hanno riservato lo stesso linciaggio mediatico che sta subendo Asia»), riflessioni («per non parlare di chi non è stato molestato e violentato, ma sapeva lo stesso e non ha parlato»), critiche («hai fatto passare 20 anni»). Già mercoledì, quando Asia, «vittima insultata», giustificava su Twitter il fatto di aver denunciato dopo tempo («avevamo paura di quel mostro che è - era - uno degli uomini più potenti del mondo»), ai moltissimi messaggi di sostegno («c’è chi il coraggio non lo trova mai»), si sommavano sui vari social contraccuse di diverso livello, anche da parte di donne. Dal civile («una diva deve parlare prima») al miserrimo («che coraggio pretendere sesso dalla Argento». Replica: «Siete dei mostri»). Senza dimenticare interventi opposti di voci note, da Selvaggia Lucarelli (che definisce Weinstein «maiale» ma ricorda la successiva relazione tra i due e osserva: «Se tu sei la prima a dire che lo facevi perché la tua carriera non venisse danneggiata, stai ammettendo di esserci andata per ragioni di opportunità») a Michela Murgia su Vanity Fair («puoi parlare quando sei forte, non quando sei debole»). Anche se la nota più intelligente la scrive tale Behemoth: «In America si parla anche, se non soprattutto, di Weinstein. Qui mi sembra si stia discutendo solo di Asia». Asia Argento sta utilizzando i social per spiegarsi, difendersi e replicare ai suoi accusatori. Sotto, uno dei tweet in cui l’attrice spiega perché ha denunciato le molestie dopo anni Che, fra l’altro, viene chiamata in causa da Fabrizio Lombardo, ex capo Miramax in Italia: «Non la portai io da Weinstein».
17 ANNI Intanto il produttore è ricoverato in una clinica («ho perso tutto»), mentre l’inchiesta attraversa l’Oceano: la polizia inglese indaga sui presunti abusi commessi negli Anni 80. Weinstein rischia 25 anni di cella solo per le molestie a Lucia Evans. Nuove accusatrici: l’attrice Kate Beckinsale («avevo 17 anni») e una baby-sitter. Per il New Yorker, Weinstein era protetto dall’omertà della Miramax. E a favorire l’inchiesta del NY Times che lo inchioda potrebbe essere stato suo fratello Bob, che lo definisce «molto malato». Infine, accuse anche per Ben Affleck: dopo l’attrice Hilarie Burton, pure la truccatrice Annamarie Tendler rivela di essere stata molestata, nel 2003. Lui si è già scusato con la Burton, ma su Twitter lo fulminano: «Ci ha messo solo 14 anni. Cosa volete di più?».