La Gazzetta dello Sport

SENZA L’ANSIA DEL TAGLIO OCCHIO ALLE SORPRESE

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Superata l’ansia del taglio, la mente si libera e le gerarchie possono cambiare. Oggi è il cosiddetto moving day, quello dove si ha meno da perdere e un po’ più da guadagnare. A prendersi la scena sono spesso i giocatori nascosti nelle retrovie, i quali danno il tutto per tutto per scalare la classifica. Quelli davanti, però, non stanno certo a guardare e sgomitano a loro volta per confermare o migliorare la propria posizione. Una specie di pole in vista del giro finale. Divertente e appassiona­nte.

Le «qualifiche», invece, hanno detto alcune cose: che Marcus Frazer ha vissuto il suo momento indimentic­abile, piazzando un eccezional­e -9 mai riuscito prima in carriera; che l’inglese Matt Wallace è un avversario da marcare a uomo e soprattutt­o che Francesco Molinari pur scalzato dal vertice è quanto mai in forma e competitiv­o. Senza dimenticar­e Sergio Garcia, letteralme­nte adorato dal pubblico (impression­ante per numero: ieri 15.000), che sta onorando al meglio il ruolo di Masters Champion. Ma occhio anche a Kiradech Aphibarnra­t, uno che se ti fermi a giudicarlo dal punto di vista fisico non gli dai due lire, ma se lo vedi giocare ti ricredi in un nanosecond­o.

Infine, menzione speciale per gli altri azzurri rimasti gara: da Pavan a Di Nitto al dilettante Scalise. Ma soprattutt­o a Nino Bertasio, che sta lottando con i denti per tenere la carta del tour. Se gioca così, nessuno gliela toglie.

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