La Gazzetta dello Sport

Marc e il duello iridato «Bello perché c’è rispetto»

Pilota Honda: «Fregato da Dovi con una staccata super, ma non farò il ragioniere»

- INVIATO A MOTEGI

Il livello dello scontro si sta alzando. È al top. Motegi ha regalato una delle gare più palpitanti della stagione, mettendo di fronte ancora una volta i due contendent­i al titolo 2017, visto che ormai Maverick Viñales, scivolato a -41 punti dalla vetta è fuori dai giochi. Marc Marquez, il leader del Mondiale, ha incrociato ancora una volta le armi con Andrea Dovizioso, fiero avversario in questa stagione combattuta e avvincente, e non può non riconoscer­e i meriti dell’avversario che lo ha sconfitto dopo un duello all’arma bianca nel diluvio. «È di certo uno dei Mondiali più difficili e combattuti che io abbia mai vissuto — dice Marquez —, merito anche di Dovizioso con cui stiamo facendo una bellissima battaglia. È stupendo il modo in cui stiamo combattend­o, con durezza, ma rispetto: è una lotta da cui stiamo entrambi imparando qualcosa e che ci fa crescere».

ASTICELLA Il rispetto si coglie immediato, basta vedere l’abbraccio che i due si sono riservati a caldo, nel parco chiuso, ma ciò non toglie la patina di durezza che sta rivestendo la loro battaglia. «Qui è stata tosta, dopo una gara bellissima — prosegue lo spagnolo —. Ho provato a scappare in avvio, poi ho preso tanti rischi e ho dovuto stare attento in condizioni difficili. Nel finale non ero così forte come lui in frenata e il 2° posto va comunque bene perché resto davanti in classifica, anche se con 11 punti e non 16 come prima. L’obiettivo è di spingere sempre e raccoglier­e il massimo, lo sto facendo in tutta la stagione: le 23 cadute che ho colleziona­to significan­o anche questo, che cerco sempre di sfruttare tutto il potenziale della mia Honda senza risparmiar­mi. Continuerò così fino alla fine». DUELLO Non si è risparmiat­o nemmeno nella battaglia finale, Marquez, quella che ha reso infuocati gli ultimi tre giri. «In realtà anche all’inizio, nelle curve 2 e 3 siamo stati molto vicini con Dovizioso, poi alla fine faticavo un po’ e la Ducati era molto veloce. Dovi è uno consistent­e, sono riuscito a passarlo, ma ho fatto un piccolo errore alla curva 8 e lì lui ha avuto lo spunto per passarmi. Mi ha infilato benissimo alla staccata della 11, lui in frenata è forte, si sa, e poi io ho cercato la replica all’ultima curva. Ma è finita come in Austria. È stato un bello show anche se ho perso». Battuto, ma non vinto e sempre punto di riferiment­o in pista, oltre che nel Mondiale. Però questo Dovizioso gli sta facendo sudare sette camicie.

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EPA L’abbraccio tra Andrea Dovizioso, e Marc Marquez a fine GP

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