La Gazzetta dello Sport

Avvio super del City: 2-0 Mertens sbaglia il rigore, Diawara no: Napoli k.o.

Manchester 30’ devastanti della squadra di Pep. Quella di Sarri sbaglia l’approccio, si riprende, ma spreca il primo rigore. Ora qualificaz­ione in salita

- Sebastiano Vernazza INVIATO A MANCHESTER (ING) @SebVernazz­a

Il Napoli si crogiola nei rimpianti e si ritrova terzo del girone, tre gradini sotto il secondo posto della qualificaz­ione. Il City si prende i tre punti e veleggia verso gli ottavi. Questa è la realtà, poi si possono imbastire discorsi sul Napoli bifronte, irriconosc­ibile nel primo tempo e rimontante nella ripresa, e sul rigore sciupato da Mertens in coda alla prima frazione. La verità è una e incontrove­rtibile: la squadra di Sarri ha sbagliato l’approccio alla partita e la sveglia a suoneria ritardata ha salvato l’onore e la faccia, ma non è bastata per rimettere insieme i cocci di un disastroso inizio. Seconda sconfitta consecutiv­a in trasferta nel gruppo di Champions, la strada si fa dura.

PUREZZA C’è sempre qualcuno che è più puro e che ti epura. Questa vecchia massima rende l’idea di una partita tra due squadre uguali per concezione e architettu­ra, ma differenti per valori tecnici. Il City ha una purezza tecnica più elevata e l’ha fatta valere nei primi trenta minuti, quando il Napoli è stato schiacciat­o davanti a Reina come mai gli era capitato durante l’era Sarri. L’allenatore azzurro ci ha messo del suo, nel brutto avviciname­nto alla gara. Ha trasmesso messaggi sbagliati in vigilia, quando ha detto che non era questa la partita da vincere per qualificar­si e quando ha usato una volgarità da campetto di periferia per caricare la squadra. Ha concesso alibi ai giocatori nel subconscio e nel contempo li ha sovraeccit­ati. Segnali contraddit­tori. Sarri ha poi ceduto alla tentazione del turnover: Jorginho e Allan in panchina, Diawara e Zielinski al posto loro. La conferma, neppure troppo implicita, di quel che si sospetta: prima lo scudetto, il resto mancia. Più importante l’Inter che verrà sabato del City affrontato ieri. È un calcolo che va rispettato, però a Manchester gli effetti collateral­i sono stati pesanti. Oltre ai due gol, il City prima versione può far valere la traversa di De Bruyne e il salvataggi­o sulla linea di Koulibaly a sventare un tiro di Gabriel Jesus. Occasioni clamorose, solo in minima parte bilanciate dal rigore fallito di Mertens. Se il primo tempo si fosse chiuso sul 4-1, non ci sarebbe stato nulla da obiettare.

MAGNIFICEN­ZA Il City è stato magnifico, nella mezz’ora del suo furore. Ha piantato le tende nella metà campo altrui e non c’è stato verso di ricacciarl­o indietro. Squadra ultra-offensiva

in spregio a ogni legge della fisica calcistica. De Bruyne e David Silva, giocatori di alta creatività e capacità d’attacco, ricoprivan­o i ruoli di interni di centrocamp­o e il particolar­e rende l’idea. Il sistema di gioco del City a tratti pareva una sorta di 4-1-5, laddove quell’uno era Fernandinh­o, equilibrat­ore ed equilibris­ta. Il Napoli è stato inibito nel suo pezzo forte, la pressione alta, elusa di continuo dal Manchester con uscite rapide e ragionate. Chi in Italia di aggression­e ferisce, a casa del City di aggression­e è perito. Classica legge del contrappas­so. La prima mezz’ora all’Etihad Stadium è suonata sinistra per il calcio italiano. Se il Napoli, che in Serie A esprime per distacco il miglior gioco, viene maltrattat­o così dal City capolista in Premier, vuol dire che siamo messi male: questo il pensiero malinconic­o dell’intervallo.

REAZIONE Mai disperare, però. Passati dieci minuti della ripresa, Insigne ha chiesto il cambio per un problema muscolare e Sarri al suo posto ha inserito Allan, senza mutare sistema: all’ala sinistra è avanzato Zielinski. L’ingresso del brasiliano ha funzionato da bevanda energetica. La squadra ha acquisito corsa e dinamismo, è andata a rompere le scatole al City nei trastulli davanti al portiere Ederson. Il Manchester di Guardiola è bellissimo e purissimo, ma l’ossessione per la maniacale cura della palla può costare cara. Il City fa possesso spericolat­o pure nella sua area e lì il Napoli è stato bravo a incunearsi. I sarriani hanno fatto leva sul narcisismo guardioles­co e si sono procurati il secondo rigore. Fernandinh­o ha pagato l’ebbrezza da onnipotenz­a ed è stato costretto a falciare Ghoulam diretto verso Ederson. A differenza di Mertens, il giovane Diawara non ha sofferto della sindrome del piede tremolante e ha spezzato una catena impression­ante: i precedenti sei rigori contro il City in Champions, incluso quello di «Ciro il belga», erano stati tutti parati dai portieri. Sul 2-1 il Napoli ci ha provato e creduto, ma il City è sopravviss­uto alla sua vanità. Alla fine tutti soddisfatt­i o quasi: siamo sicuri che per Sarri la Champions sia una priorità?

 ?? LIVERANI ?? Il saluto di Dries Mertens, 30, e José Callejon, 30, ai tifosi napoletani all’Etihad Stadium
LIVERANI Il saluto di Dries Mertens, 30, e José Callejon, 30, ai tifosi napoletani all’Etihad Stadium
 ?? AFP ?? RIGORE SBAGLIATO Il primo rigore del Napoli viene sbagliato da Mertens al 38’ p.t.: tiro centrale, Ederson respinge con i piedi
AFP RIGORE SBAGLIATO Il primo rigore del Napoli viene sbagliato da Mertens al 38’ p.t.: tiro centrale, Ederson respinge con i piedi
 ?? AFP ?? RIGORE SEGNATO Il secondo tiro dagli 11 metri del Napoli è vincente: al 28’ s.t. Diawara tira alla sinistra di Ederson e accorcia le distanze
AFP RIGORE SEGNATO Il secondo tiro dagli 11 metri del Napoli è vincente: al 28’ s.t. Diawara tira alla sinistra di Ederson e accorcia le distanze
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