La Gazzetta dello Sport

Franck fatica, il Milan anche Kessie soldato da salvare

La partenza super l’ivoriano è in calo. Senza sostituti, Montella deve ritrovarlo

- Alessandra Gozzini MILANO

Un paio di minuti in meno del soldato Bonucci fanno di un altro soldato, Franck Kessie, il secondo giocatore più utilizzato del Milan. La zona di competenza di Leo è però più limitata di quella di Franck, che con la mediana da coprire ha corso mediatamen­te un chilometro in più a partita. E proprio sull’efficienza fisica, sul dinamismo e l’operosità di Kessie il Milan aveva puntato forte nel suo inizio di stagione. Kessie era sempre stato presente: 270’ minuti messi insieme ancora prima che il campionato avesse inizio a Crotone, con le due sfide del preliminar­e d’Europa League e l’andata contro lo Shkendija. Dopo il 6 a 0 di San Siro con i macedoni gli era invece stato concesso un turno di riposo nella partita di ritorno. L’impiego è stato altrettant­o frequente in campionato dove l’ivoriano è sempre stato titolare e mai sostituito, almeno fino al derby. Vanno infine aggiunte le trasferte africane con la nazionale tra cui una in Gabon e una in Mali, e un impegno casalingo nello stadio di Abidjan: altri 90’ per tre. Possibile che l’utilizzo si sia trasformat­o in usura, altrimenti non si spieghereb­be l’ultimo calo di rendimento.

INTELLIGEN­ZA Franck aveva iniziato fortissimo e, sarà un caso, il Milan di conseguenz­a: nove vittorie nelle prime dieci partite della stagione. Al punto più alto è però subito seguito quello più basso: Kessie si è procurato il rigore contro la Spal, ha segnato, esultato con il saluto del soldato in onore al papà che non c’è più, ha messo al sicuro la vittoria e infine è crollato nella gara successiva con la Samp. Marassi doveva essere lo stadio che ne esaltava la fisicità contro avversari più leggeri e invece è finito sovrastato. Con la Roma è sembrato svuotato e la stessa impression­e l’ha data nei primi 45’ del derby, tanto netta da non riemergere dagli spogliatoi. Così ha perso il primato di minuti giocati concesso a Bonucci e ha visto allontanar­e Koulibaly, il più utilizzato in assoluto. Nella particolar­e graduatori­a Franck (a 1.078) resta al terzo posto. Più che sul sacrificio Montella si era compliment­ato per un altro aspetto, meno banale per un centrocamp­ista di 20 anni: «Kessie è straordina­rio, è di un’intelligen­za sublime». Quello che gli manca è solo un sostituto, con caratteris­tiche più o meno simili: Suso lo ha rilevato nel derby e giocato mezzala ma con tutt’altre doti. Il calo, sarà un altro caso, si è trascinato dietro la flessione generale della squadra. Solo che non esistono rimedi immediati: se la stanchezza consiglier­ebbe un po’ di riposo, è presto necessaria una sveglia considerat­i gli impegni con Aek, Genoa, Chievo, Juve e le trasferte di Atene e col Sassuolo del prossimo mese. Per scelta ancora prima che per necessità serve così che Kessie torni... insostitui­bile.

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FOTOPRESS Franck Kessie, 20 anni, arrivato in estate dall’Atalanta e Fabio Borini, 26, nell’ultimo mercato passato dal Sunderland al Milan

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