«Notti insonni, ma ora Serie A fuori dal tunnel»
Che «l’uscita del tunnel», come la definisce lui, fosse vicina, lo ha capito lunedì sera, al termine della lunga assemblea in Lega di A, che finalmente ha approvato il nuovo statuto, quando il dirigente di una società che non gli era particolarmente amica si è congratulato, confidandogli che «... sei mesi fa mai avrei pensato di raggiungere questo risultato». Ecco. Proprio «fuori dal tunnel» Carlo Tavecchio ancora non si sente. Ma il più è fatto – la proroga del commissariamento all’11 dicembre è solo tecnica, resta il limite del 30 novembre per rinnovare le cariche – ed è già momento di bilanci. Il d.g. Michele Uva, che da sub-commissario lo ha accompagnato fino all’ultimo metro, parla di «svolta culturale». Il presidente lo definisce «un grande e sofferto lavoro di ricucitura e comprensione» che oggi, dopo mesi di «notti insonni, come non mi capitava da tanto», dota la nostra Serie A di una «governance più snella» e le società che la compongono «di un altro clima».
GIOVANI, TISCI OK Prova ne è – racconta Tavecchio a margine del Consiglio federale che ha rinnovato anche il Direttivo del Settore giovanile e scolastico del presidente Tisci, con l’ingresso di Pellizzari e la conferma di Perrotta nei ruoli di vice – «la buona disponibilità mostrata dalle società verso gli stage azzurri» e la decisione di stanziare 100mila euro per lo stadio di Lampedusa. Un progetto ideato dall’avvocato Federico Vecchio e sviluppato da Andrea Abodi, realizzato in quattro mesi anche grazie all’intervento del Credito Sportivo, di cui l’ex numero uno della B sta per diventare presidente. Oggi inaugurazione ufficiale alla presenza del ministro Luca Lotti.