La Gazzetta dello Sport

Svolta a Cagliari Rastelli esonerato Il presente è Lopez

1Addio al tecnico del ritorno in A dopo due anni e mezzo, favorita la «bandiera», ma fino a giugno

- Francesco Velluzzi

Una cosa è certa: da ieri mattina Massimo Rastelli non è più l’allenatore del Cagliari. La società lo ha esonerato (insieme al vice Legrottagl­ie e al fido Rossi), dopo aver lunedì sondato la disponibil­ità di altri tecnici. Un’altra è quasi certa: a guidare i rossoblù fino al termine della stagione con un contratto fino al 30 giugno dovrebbe essere Diego Lopez, uruguaiano, ma cagliarita­no d’adozione. Dovrebbe essere presentato alle 17 dopo aver diretto il suo primo allenament­o nel pomeriggio. Al mattino ci saranno ancora Cossu e Santoni.

IL PASSATO Rastelli lascia dopo due anni e mezzo con le lacrime agli occhi. Ieri è stato il giorno più difficile perlui che è andato ad Assemini a salutare tutti, dai giocatori all’ultimo dei dipendenti, con la signorilit­à che lo ha contraddis­tinto in due anni di attacchi sui social e in una vicenda gestita non benissimo dalla scorsa estate e finita nel peggiore dei modi. L’uomo del ritorno in A e dell’11° posto era certo di poter risalire. Voleva la chance col Benevento. Giulini ha deciso di cambiare. Rastelli ha affidato a un tweet il commiato: «Orgoglioso e fiero del mio lavoro saluto e ringrazio tutti. La mia #isolafelic­e nel cuore: sarò sempre tifoso del Cagliari! #forzaCaste­ddu». Ora dovrà decidere quanto restare in città. Sua figlia Alice frequenta il primo anno di liceo classico lì. Non ci sarà risoluzion­e di contratto, che è fissato fino al giugno del 2019.

LOPEZ Ma ieri è stata la giornata delle decisioni. Dopo aver incontrato a cena Massimo Oddo lunedì notte, Giulini e il ds Rossi, hanno continuato a ragionare. Oddo chiedeva un biennale, come Beppe Iachini, il primo chiamato. Ma che poi non ha più sentito nessuno. Sono cadute anche le ipotesi Mandorlini (forte di un buon rapporto con Rafael e Ionita e cercato due anni fa) e Beretta, la soluzione interna,l’uomo a capo del settore giovanile. E nel pomeriggio di ieri ha preso corpo la candidatur­a di Lopez che, nel frattempo, ha fatto la risoluzion­e di contratto col Palermo. Diego vive a Cagliari, è legato allo storico gruppo di Conti, Cossu e Agostini, tutti nel club. Accettereb­be un rapporto fino fino a giugno. Lopez è stato dal 1998 al 2010 difensore del Cagliari (la sua maglia numero 6 non l’ha più presa nessuno) e ha allenato i rossoblù con Massimo Cellino, da spalla di Pulga e da capo allenatore tra il 2012 e il 2014. La curva degli ultrà lo adora. Lui ha un eccellente dialogo con i giocatori, ma sa usare il bastone. «E’ motivato», dicono gli amici più cari. Lui vuole cancellare le brutte parentesi di Bologna, esonero prima della promozione, e di Palermo dove non è riuscito a incidere nell’anno della catastrofe, e della querelle Baccaglini-Zamparini. Ora di nuovo a casa. Per salvare il suo Cagliari. Verrà annunciato in data 18 oggi, ieri era 17. Insomma, tutte cose di celliniana memoria.

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L’uruguaiano Diego Lopez, 43, ha rescisso col Palermo

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