La Svezia tra noi e la Russia Vietato temere i vichinghi
1Spareggio contro i nipoti di Ibra: solidi, organizzati ma in teoria inferiori Ventura: «Nessuno prende in considerazione l’ipotesi di non qualificarsi»
Di avversarie migliori ce n’erano di sicuro in giro per l’Europa, tra Estonia, Lussemburgo, Andorra, Kazakistan, Gibilterra... ma qui purtroppo siamo ai playoff. Per status, quattro volte campione, l’Italia non dovrebbe passare dagli spareggi: ma la Spagna è più forte e la retrocessione tra le «migliori seconde» ci obbliga alla Svezia, un turno supplementare. Estasi o apocalisse. L’Irlanda sarebbe stata peggio per il suo gioco britannico evoluto, Grecia e Nord Irlanda forse preferibili. Siamo più forti dei nipotini di Ibra, è il momento di cancellare il Bernabeu e ripartire dalla «sbruffoneria» che ci aveva accompagnato fino a quel giorno. Andata a Solna, ritorno a San Siro il 13 novembre. Comunque vada, sarà una svolta per il nostro calcio.
VECCHIA SVEZIA
Solida nel suo tradizionale 4-4-2, non creativa, questa Svezia è senza grandi nomi se si escludono l’esterno sinistro Forsberg e l’attaccante Berg. Da Lindelof un po’ sopravvalutato all’ex genoano Granqvist, non ci sono fenomeni. Squadra un po’ basica alla quale Andersson ha dato più mobilità. Ma sono più o meno gli stessi dell’Euro 2016: lì avevamo vinto 1-0, gol di Eder, più decisamente di quanto dica il risultato. Potrebbero restare sorpresi da un nostro atteggiamento offensivo. Con gli svedesi non perdiamo dal ‘98.
VENTURA DECISO
Rimasto in Italia — al sorteggio di Zurigo c’erano il t.m. Oriali e il segretario Vladovich — il c.t. Ventura ha commentato: «Nessuno ha mai preso, e prende, in considerazione l’ipotesi di non andare al Mondiale. Affronteremo un avversario forte che merita il massimo rispetto: la Svezia ha battuto la Francia a Stoccolma ed è arrivata davanti all’Olanda». Quindi una chiamata alle armi: «Ho la fortuna di lavorare con un gruppo di ragazzi eccezionali, sia chi vive la Nazionale da tempo, sia chi è stato chiamato a rappresentare l’Italia negli ultimi mesi. Ci accompagnerà l’amore degli italiani: la storia insegna che nei momenti senza appello è sempre stato così. In Russia si va tutti insieme...». Gli ha fatto eco il presidente Tavecchio: «Sono ottimista. Come in Francia, tornerò a giocare a boccette con chi dico io e vinceremo: lì vincevamo tutte le partite dopo aver giocato a boccette».
QUALE ITALIA?
Anche contando sulla nostra teorica superiorità uno contro uno, potrebbe non aver senso giocare a specchio o quasi: il 4-2-4 penalizza i