La Gazzetta dello Sport

Balotelli, assalto a Lazio e Immobile Con i ricordi di... Hollande

- Alessandro Grandesso PARIGI @agrandesso

Erano ore cariche di tensione e incertezze. In ballo, il destino di milioni di italiani, in balia di spread e speculator­i. Con il rischio di subire riforme lacrime e sangue. Come quelle imposte alla Grecia dalla troika composta da Commission­e europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazio­nale, secondo i diktat della Germania. Insomma, dal Consiglio europeo di fine giugno 2012, a Bruxelles, l’Italia poteva uscire con le ossa rotte. Ma a cambiare il corso degli eventi ci pensò un certo Mario. Anzi due. Non solo Monti, ma soprattutt­o Balotelli che in quelle stesse ore a Varsavia, all’Europeo, abbattè la favorita Germania con una doppietta (1-2), mandò gli azzurri di Prandelli in finale, mostrando i muscoli al mondo. E caricando di entusiasmo l’omonimo capo del governo che riuscì a imporsi alla Metanto rkel. Retroscena raccontato dall’ex Presidente della Repubblica francese François Hollande al mensile So Foot. Magia del calcio e di un bomber che con il Nizza sfida la Lazio, sognando di salvare di nuovo almeno l’Italia del pallone.

SUMMIT Secondo le cronache dell’epoca per la prima volta l’Italia puntò i piedi. Svolta diplomatic­a ispirata da Balotelli, come ricorda Hollande: «Nel giugno del 2012, un Consiglio europeo molto importante si svolgeva in contempora­nea a Italia-Germania. Angela Merkel era al mio fianco e ogni

sbirciava l’evoluzione del risultato». Una partita in salita per gli azzurri, con due giorni in meno di recupero nelle gambe, e per Monti, indebolito dalla sfiancata economia italiana.

SCINTILLA In campo, dopo lo sfogo dei tedeschi, Balotelli passò al 20’ con un colpo di testa. E di nuovo al 36’ con un tiro di potenza, facendo schizzare in piedi un intero Paese. Mario si tolse la maglia personific­ando con lo sfoggio dei muscoli l’orgoglio di tutti gli italiani. E così scattò la scintilla pure a Bruxelles, secondo Hollande: «Alla fine Balotelli eliminò la Germania e ciò diede a Monti, che di calcio non se ne intendeva, un’energia supplement­are».

SOGNO Insomma, Balotelli dimostrò che l’Italia poteva aver la meglio anche sull’arrogante Germania. E Monti, dopo una serie di rifiuti della Merkel, si trasformò pure lui in Super Mario minacciand­o di bloccare l’intero piano di crescita e riforme concordato, ottenendo lo scudo anti speculazio­ne che la cancellier­a non voleva concedere. Certo, poi la Spagna stravinse in finale (4-0), ma l’Italia aveva comunque ritrovato una certa fierezza. Cinque anni dopo, SuperMario Balotelli sogna di provare di nuovo quelle emozioni e di regalare a se stesso e ai tifosi un Mondiale in Russia.

RHollande racconta il duro vertice Ue e «l’energia di Monti dopo la doppietta di Balo ai tedeschi nella semifinale di Euro 2012»

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Energico L’immagine di Balo all’Europeo 2012: per Hollande aiutò Mario Monti
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LAPRESSE Un’immagine del 2012, vertice Ue. Da sinistra la cancellier­a tedesca Angela Merkel con l’allora presidente francese François Hollande e il primo ministro italiano dell’epoca Mario Monti
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Mario e l’immagine-icona 2012

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