La Gazzetta dello Sport

La coppa amica e l’Apollon Così l’Atalanta prova a ripartire

Occasione per Gasperini: battere l’Apollon per avvicinars­i alla qualificaz­ione «Dimentichi­amo subito la Samp». Gomez verso la panchina, in pole c’è Ilicic

- Guglielmo Longhi

Dipende anche da lui, dal Papu, capire che partita sarà con l’Apollon. Sarebbe un’assenza non banale, la sua, per questo Gian Piero Gasperini alla viglia lascia aperto uno spiraglio di speranza: «Toloi no, Gomez vediamo domattina (cioè oggi, ndr)». L’argentino, già due gol in Europa League, è uscito col piede destro malconcio dalla partita persa (male) contro la Samp e ieri si è allenato a parte. Più probabile Ilicic in campo e Gomez in panchina. Oggi, comunque, l’ultimo test.

PASSO AVANTI Fare un passo avanti verso la qualificaz­ione e dimenticar­e Marassi: missione non proprio impossibil­e. Gasp spiega: «Partita non decisiva, ma importante, in un mini campionato con margini molto ristretti. I primi due risultati (vittoria con l’Everton, pari a Lione, ndr) sono stati molto buoni e una vittoria sarebbe un grosso passo avanti, qualunque altro risultato rimettereb­be tutto in discussion­e. E’ un girone difficile». Buttarsi in Europa può essere il modo migliore per lasciarsi alle spalle una sconfitta che brucia ancora. Ma Gasperini ha fretta di chiudere col recentissi­mo passato: «Domenica abbiamo giocato il miglior primo tempo da quando sono qui, la ripresa è da cancellare. Si va avanti, non possiamo permetterc­i di tornarci su. Ci siamo detti tante volte che quando vincevamo una partita dovevamo dimenticar­la in fretta. Della gara contro la Samp dobbiamo prendere quanto di buono fatto e da lì ripartire». E quindi il 3-1 di Marassi potrebbe avere la stessa funzione catartica del clamoroso 7-1 di San Siro con l’Inter che ha poi ato il via all’incredibil­e corsa della scorsa stagione. Domanda di un giornalist­a cipriota: l’Apollon pensa soprattutt­o al campionato, l’Atalanta fa il contrario? Gasp non si sbilancia, come ovvio, non vuole scegliere tra caviale e salmone: «Certo, se si fa il confronto con l’anno scorso la differenza di rendimento è evidente, anche se in certi momenti giochiamo anche meglio. Ma noi cerchiamo di restare dentro le due competizio­ni, l’obiettivo è superare il turno in Europa League e tornare a correre in campionato».

CALMA E RISPETTO E quindi arriviamo alla partita: aggrediret­e sin dall’inizio o cercherete di gestirla con calma? «Solo il campo potrà dire come sarà. Incontriam­o una squadra che ha caratteris­tiche diverse dalle altre, che merita rispetto, e lo dicono i risultati. Per quanto ci riguarda, è vero, stiamo prendendo molti più gol dell’anno scorso». Poi una battuta su Cristante, uno dei più positivi finora: «Sta avendo un’evoluzione importante, ha capacità di inserirsi, di fare gol».

LA SFIDA DI PETAGNA «La partita di Genova brucia ancora e una mentalità vincente si costruisce con i risultati ma siamo carichi per la sfida europea»: Andrea Petagna è carico e aspetta di sapere se giocherà in coppia con Gomez o Ilicic, come è successo per grande parte della gara di domenica: «Fondamenta­le vincere, saremo incattivit­i e puntiamo sul Mapei Stadium. Sarà come giocare in casa, ci saranno 15 mila tifosi e qui la curva è molto più vicina che a Bergamo. Sarà un’emozione unica».

«L’Europa League è un mini campionato che non ti permette di sbagliare»

«I ciprioti meritano rispetto: lo dicono i risultati. Non so che partita sarà»

 ?? MAGNI ?? Gian Piero Gasperini, 59 anni e a destra, Andrea Petagna, 22, durante la conferenza stampa di ieri
MAGNI Gian Piero Gasperini, 59 anni e a destra, Andrea Petagna, 22, durante la conferenza stampa di ieri
 ?? ANSA ?? detto il Papu, 29 anni, argentino capitano dell’Atalanta, resta in forte dubbio per la terza partita del girone di Europa League ALEJANDRO GOMEZ
ANSA detto il Papu, 29 anni, argentino capitano dell’Atalanta, resta in forte dubbio per la terza partita del girone di Europa League ALEJANDRO GOMEZ

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