La coppa amica e l’Apollon Così l’Atalanta prova a ripartire
Occasione per Gasperini: battere l’Apollon per avvicinarsi alla qualificazione «Dimentichiamo subito la Samp». Gomez verso la panchina, in pole c’è Ilicic
Dipende anche da lui, dal Papu, capire che partita sarà con l’Apollon. Sarebbe un’assenza non banale, la sua, per questo Gian Piero Gasperini alla viglia lascia aperto uno spiraglio di speranza: «Toloi no, Gomez vediamo domattina (cioè oggi, ndr)». L’argentino, già due gol in Europa League, è uscito col piede destro malconcio dalla partita persa (male) contro la Samp e ieri si è allenato a parte. Più probabile Ilicic in campo e Gomez in panchina. Oggi, comunque, l’ultimo test.
PASSO AVANTI Fare un passo avanti verso la qualificazione e dimenticare Marassi: missione non proprio impossibile. Gasp spiega: «Partita non decisiva, ma importante, in un mini campionato con margini molto ristretti. I primi due risultati (vittoria con l’Everton, pari a Lione, ndr) sono stati molto buoni e una vittoria sarebbe un grosso passo avanti, qualunque altro risultato rimetterebbe tutto in discussione. E’ un girone difficile». Buttarsi in Europa può essere il modo migliore per lasciarsi alle spalle una sconfitta che brucia ancora. Ma Gasperini ha fretta di chiudere col recentissimo passato: «Domenica abbiamo giocato il miglior primo tempo da quando sono qui, la ripresa è da cancellare. Si va avanti, non possiamo permetterci di tornarci su. Ci siamo detti tante volte che quando vincevamo una partita dovevamo dimenticarla in fretta. Della gara contro la Samp dobbiamo prendere quanto di buono fatto e da lì ripartire». E quindi il 3-1 di Marassi potrebbe avere la stessa funzione catartica del clamoroso 7-1 di San Siro con l’Inter che ha poi ato il via all’incredibile corsa della scorsa stagione. Domanda di un giornalista cipriota: l’Apollon pensa soprattutto al campionato, l’Atalanta fa il contrario? Gasp non si sbilancia, come ovvio, non vuole scegliere tra caviale e salmone: «Certo, se si fa il confronto con l’anno scorso la differenza di rendimento è evidente, anche se in certi momenti giochiamo anche meglio. Ma noi cerchiamo di restare dentro le due competizioni, l’obiettivo è superare il turno in Europa League e tornare a correre in campionato».
CALMA E RISPETTO E quindi arriviamo alla partita: aggredirete sin dall’inizio o cercherete di gestirla con calma? «Solo il campo potrà dire come sarà. Incontriamo una squadra che ha caratteristiche diverse dalle altre, che merita rispetto, e lo dicono i risultati. Per quanto ci riguarda, è vero, stiamo prendendo molti più gol dell’anno scorso». Poi una battuta su Cristante, uno dei più positivi finora: «Sta avendo un’evoluzione importante, ha capacità di inserirsi, di fare gol».
LA SFIDA DI PETAGNA «La partita di Genova brucia ancora e una mentalità vincente si costruisce con i risultati ma siamo carichi per la sfida europea»: Andrea Petagna è carico e aspetta di sapere se giocherà in coppia con Gomez o Ilicic, come è successo per grande parte della gara di domenica: «Fondamentale vincere, saremo incattiviti e puntiamo sul Mapei Stadium. Sarà come giocare in casa, ci saranno 15 mila tifosi e qui la curva è molto più vicina che a Bergamo. Sarà un’emozione unica».
«L’Europa League è un mini campionato che non ti permette di sbagliare»
«I ciprioti meritano rispetto: lo dicono i risultati. Non so che partita sarà»