La Gazzetta dello Sport

Mirabelli avverte: «Montella? Tutti noi abbiamo un tempo»

Il d.s. alza la voce: «Con l’Inter nei primi 45’ non c’eravamo» Ma il tecnico replica: «Ci serve sostegno e la stessa visione»

- Alessandra Gozzini MILANO

Il modesto pareggio di ieri sera non c’entra. I fischi di metà secondo tempo e della fine nemmeno. Mirabelli, d.s. rossonero, si era espresso prima ancora che il Milan tornasse a mostrarsi a San Siro. Aveva avviato un’altra partita dove ad affrontars­i erano due correnti. La sua e quella dell’allenatore. I concetti muovono dallo stesso punto di partenza ma il tono del d.s. era fermo, meglio perentorio. Ribadire certi imperativi è logico, anche se in certe sfumature il richiamo è sembrato più un avvertimen­to: «Il tempo concesso a Montella? Ognuno di noi ha un tempo, non solo lui. Ce l’ho io e ce l’abbiamo tutti. E’ il rischio del nostro lavoro». In fin dei conti niente di diverso dalla consapevol­ezza, ribadita alla vigilia dall’allenatore, dell’esser giudicato dal campo. Resta però una risposta diversa rispetto a quella data una decina di giorni fa dall’a.d. Fassone, e prima ancora dallo stesso Mirabelli: «La stima per l’allenatore è incondizio­nata». Non significa che sia improvvisa­mente cambiato qualcosa (il d.s. si era sfogato nel pre) ma la svolta dovrà arrivare in fretta. Molto in fretta: domenica con il Genoa la vittoria è l’unico risultato preso in consideraz­ione. Si può chiamare pressione, come il fatto che a metà secondo tempo di ieri il d.s. sia sceso dalla tribuna per posizionar­si per la prima volta stagionale vicino alla panchina.

DERBY Un altro differente punto di osservazio­ne riguarda l’analisi del derby e prima ancora della Roma. Per l’allenatore la prestazion­e era stata in entrambe le occasioni positiva, certo con dei correttivi da apportare. Mirabelli è rimasto meno soddisfatt­o: «In questo periodo abbiamo fatto vedere cose buone, poi non ci siamo presentati a Genova, siamo usciti dal campo al 70’ con la Roma, non ci siamo presentati nel primo tempo contro l’Inter. Tutto questo il Milan non se lo può permettere: è vero che ognuno la dice a modo proprio ma se siamo la squadra che ogni volta dà più giocatori alle nazionali vuol dire che il gruppo è valido». Controrepl­ica dell’allenatore: «Non sono d’accordo sul primo tempo con l’Inter. E con la Roma, magari per 70’, abbiamo giocato meglio noi. E’ chiaro che tutti vorremmo vedere il meglio per 95 minuti ma la costruzion­e di un gruppo passa attraverso tanti step». A proposito: Montella ha insistito sull’identità ormai definita, a cui vanno sistemati solo dei particolar­i: l’immagine era quella del vestito che sente ormai di aver cucito addosso al gruppo a cui vanno solo ritoccate le ultime misure.

OTTIMISMO Vincenzo resta ottimista e pensa che alla fine il Milan rispetterà il dress code e con il suo miglior abito si presenterà l’anno prossimo in Champions League. Per Mirabelli la stoffa è di grande qualità, è stato lui a presentars­i al mercato, ma nell’armadio qualcosa ancora stona: «E’ Montella che deve disegnare la squadra, siamo consapevol­i che il momento non sia positivo, dobbiamo solo trovare questa quadra di squadra per non perdere terreno. Il tempo è un orologio per tutti». L’allenatore, alla fine, ribatte di nuovo: «Il momento è complesso ma il disappunto generale arriva dalle tre sconfitte consecutiv­e, è fuorviante e non credo riguardi la prestazion­e con l’Aek. Il rapporto con Mirabelli è splendido, se è sceso a sedersi vicino a me magari era per scaramanzi­a. Lui è meno abituato a perdere e mi dispiace: chiederò una pillola al mio farmacista per avere tutti la stessa visione…». Una cura Montella sembra averla individuat­a: «Ci manca la scintilla, non abbiamo il fiammifero. I giocatori sono bloccati e poco sereni perché alcuni una maglia così pesante non l’hanno mai indossata. Il mio compito è lavorare sulla testa. Chiedo a tutti di darci sostegno».

 ??  ?? La panchina che scotta: Marco Fassone, a.d. del Milan, con Vincenzo Montella e il d.s. Max Mirabelli
La panchina che scotta: Marco Fassone, a.d. del Milan, con Vincenzo Montella e il d.s. Max Mirabelli

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy