Contropiede Bacca «Giocavo nel Milan peggiore di sempre»
Centravanti spiega alla radio colombiana: «Ho fatto il mio, ma tecnico e società avevano idee diverse»
In contropiede è stato finalmente pungente anche se a incassare è stato il Milan: di Bacca si è spesso detto fosse poco funzionale al gioco e molto statico in attacco. Per una volta chi si lamentava per la scarsa verve di Carlos, deve invece ricredersi. Bacca si è fatto notare da W Radio Colombia, dove è tornato a parlare della sua esperienza rossonera. «Ero nel peggior Milan della storia», ha detto il centravanti, cinico come spesso gli succedeva in campo ma anche paziente nell’argomentare: «Gli anni passati al Milan sono stati soddisfacenti per me sul piano personale, ho raggiunto l’obiettivo stabilito. Si poteva fare meglio, però serviva l’aiuto della dirigenza e della squadra. Ero nel peggior Milan della storia. Dopo trentuno anni il presidente Berlusconi voleva vendere il club. Con l’allenatore e la nuova dirigenza avevamo idee diverse, ma vado avanti a testa alta perché il Milan è in Europa e ho dato il mio contributo». SCENARIO Al solito, se una dichiarazione si fa notare viene rilanciata e commentata sul web e Carlos è tornato a dividere: c’è chi lo appoggia e chi, la maggioranza, fa notare come anche lui sia finito per calarsi nella realtà. Bacca arrivava da stella del Siviglia per 30 milioni di euro, estate 2015: nella prima stagione i 18 gol avevano ripagato l’investimento. Un anno fa le reti furono 13 e le partite senza gol, o in cui fu protagonista per un atteggiamento svagato e poco produttivo, di più. Oggi Carlos ha preso il biglietto di ritorno per la Liga: 3 gol — compreso quello di ieri con lo Slavia Praga — in 10 gare complessive al Villarreal. C’è un particolare: in Spagna Bacca si è trasferito in prestito con diritto di riscatto a 15 milioni e mezzo ed è tornato titolare ieri dopo un mese. Rischia comunque che in estate si concretizzi il ritorno al Milan. Per lui... un incubo.