Ricetta Higuain Intensità e testa Così ha ritrovato sprint e sorriso
Pipita senza gol ma in versione lottatore: condizione in crescita e ha più voglia
Non segna, però si sbatte. E per questo si è preso i complimenti dell’allenatore. La partita con lo Sporting racconta che Gonzalo Higuain ha capito l’antifona di Massimiliano Allegri e si è messo a fare quello che l’allenatore vuole. Ovvero, sacrificarsi, correre e sgomitare senza l’ossessione del gol a tutti i costi. Mercoledì il Pipita ha chiuso per la quarta volta di fila una partita casalinga senza riuscire a segnare. Poco male, se la vittoria è arrivata lo stesso e soprattutto se l’attaccante ha dato chiari segnali di ripresa, nel fisico e nella testa. La condizione è migliorata, la voglia è ritornata e Gonzalo si messo spesso a battagliare con i difensori portoghesi, costringendoli all’errore. Ha avuto un buon pallone, su cui Rui Patricio è arrivato bene, e nel suo score personale ci sono 2 tiri nello specchio (il migliore dei bianconeri con Mandzukic), 2 parati e 2 respinti. In totale 48 palloni toccati, con 23 passaggi positivi, 4 lanci, 2 sponde, 1 contrasto vinto, 1 pallone intercettato e 2 palle recuperate.
DIETA, INTENSITÀ E TESTA Allegri ha parlato di grandissima prestazione, di qualità e quantità. Il segreto è nella dieta (il programma personalizzato di remise en forme ha avuto effetti), nella maggiore intensità in allenamento ma soprattutto nella testa. Higuain ha ritrovato quella fame agonistica che Mandzukic non ha mai perso, indispensabile per rendere sempre al massimo. Il Pipita l’anno scorso a fine ottobre aveva segnato 8 gol, il doppio di quelli realizzati fino a questo momento nella stagione in corso. Ha fatto centro in due gare di seguito, contro Olympiacos e Atalanta, ed è rimasto a digiuno per altre due (Lazio e Sporting). All’Udinese, prossima avversaria della Signora (domenica ore 18), ha già fatto male due volte, ma sempre con il Napoli e una sola al Friuli. Il gol non è più un’ossessione, ma se arriva di sicuro non guasta.