Alonso ha deciso: «Ancora McLaren» E c’è l’idea Le Mans
«Convinto dai progressi dei motori Renault. La tripla corona resta un mio obiettivo»
Ha detto Fernando Alonso che «è nelle stagioni difficili che si impara di più». Molto di più di quanto non si cresca restando sempre in quella che chiamiamo zona di conforto. Nelle situazioni in cui ci sentiamo a nostro agio, dove tutto funziona a dovere, secondo i programmi. Dunque tra ritiri, mesti piazzamenti nelle retrovie e sacramenti nei team radio, lui in questi tre anni di McLaren deve aver appreso tantissimo. Abbastanza da volerci restare ancora. E cominciare finalmente a mettere a frutto tutti gli insegnamenti derivati dalle traversie. Se ne parlava da mesi, di quel che avrebbe voluto fare Nando. Rimarcando che di alternative, per la verità, non ce n’erano, non in F.1. E quindi l’annuncio del rinnovo, arrivato ieri, non è che abbia proprio sorpreso.
AL LORO POSTO E allora le lagnanze in Mondovisione sono finite (niente hashtag #AustinNoPower): Alonso va avanti. «Sono felice e orgoglioso». Avanti per «più di un anno. Ma non si parla dei dettagli dei contratti. In questo tempo siamo stati in posizioni che non appartengono alla McLaren». E nemmeno alla classe e al talento di Alonso. «Resto per riportarla dove deve stare, e perché credo ci siano tutti gli elementi per riuscirci. Non siamo fatti per lottare per entrare in Q3, o per restare fuori dal podio, se resto è perché credo di poter lottare per il titolo».
ROSEO Seduto al tavolo della conferenza stampa tra Nico Hülkenberg e Kevin Magnussen che dopo il litigio in diretta tv a Budapest hanno dimostrato una certa abilità nel riuscire a non incrociare mai gli sguardi, Alonso indossava il cappellino McLaren, per l’occasione rosa. Simbolo dell’adesione alla campagna Cancer Awareness per la sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno, tratto distintivo di questo gran premio texano, così che molti altri piloti e team avranno accessori rosa (le scarpe di Hülkenberg, per esempio). E rosa, anziché fucsia, saranno le gomme Pirelli ultrasoft.
CON RENAULT Roseo, Alonso immagina anche il suo futuro a Woking, certo che le cose cambieranno radicalmente. Per via del nuovo motore, prima di tutto. La McLaren il prossimo anno sostituirà le power unit Honda, così spesso oggetto dei suoi strali via radio, con quelle di Renault. «Tutti sanno della mia relazione con Renault», ha detto, con riferimento ai due Mondiali vinti col team francese, nel 2005 e nel 2006. Ma siccome né i piloti né i costruttori possono vivere di passato, Alonso ha attualizzato le speranze: «Tutti stanno vedendo i progressi della Red Bull (con power unit Renault, nelle ultime gare». Anche se poi ha rivelato che i tempi della sua decisione non sono sincronizzati alle scelte della McLaren sul motore. «Dopo Indianapolis qualche dubbio se continuare l’ho avuto. Ma dopo la pausa di agosto, dopo Spa e Monza, qualcosa mi ha detto che dovevo restare. Poi è arrivata la conferma dei motori Renault. Sono più motivato che mai». Ma Indy non è una storia chiusa. «La Tripla Corona resta un mio obiettivo». Quindi con McLaren il rinnovo è per più di un anno, ma non è detto che riguardi solo la Formula 1: «Perché il Motorsport non è solo F.1. Vorrei correre a Le Mans, preparandola meglio di come ho fatto per Indy. E poi tornare anche a Indy, certo. Non sarà nel 2018. Potrà essere nel 2019, o nel 2020, ma di certo ci riproverò».