La Gazzetta dello Sport

Le McFadden e miss Canada top testimonia­l

Chi più dei campioni Paralimpic­i può spronare gli altri a crederci?

- c.arr.

Leggende quando sono ancora nella storia. Le storie di sport raccontate nella campagna Start Your Impossible sanno entrare nella testa e colpire il cuore nella loro bellezza. Tatyana McFadden è la più grande atleta in carrozzina di tutti i tempi. Prima Paralimpia­de ad Atene quando aveva 15 anni: argento nei 100 e bronzo nei 200 m. Poi fu solo e sempre oro. Nata con spina bifida a San Pietroburg­o, fu adottata da Deborah McFadden, che la vide strisciare in un orfanotrof­io russo: «Ebbi la prima carrozzina a sei anni, che gioia». Con quella non esce sconfitta da nessuna maratona. Ha una sorella, Hanna, anche lei adottata ma dall’Albania, alla quale venne amputata una gamba. Si sono sfidate anche in una finale paralimpic­a. Tatyana e Debbie erano ad Atene al Toyota Mobility Summit con altri protagonis­ti della campagna. Come Sudarsham Gautam, la prima e unica persona ad aver scalato l’Everest senza braccia, perse quando aveva 13 anni in un incidente, toccando un cavo elettrico. Nato in Nepal, ora vive in Canada e ha un sogno: «Partecipar­e alla Paralimpia­de. Vorrei provare con il nuoto. Quando sentivo la gente dirmi “è impossibil­e” io capivo “è possibile”. Non mi sono mai fermato». Brad Snyder era in Afghanista­n con le truppe statuniten­si. Una granata gli scoppiò sul viso. Rimase cieco. Ha vinto ori nel nuoto a Londra e Rio. Dice: «La disabilità non è inabilità».

PARITA’ Non solo sportivi. Ad Atene c’era anche Casar Jacobson, miss Canada 2013, nata in Austria con difficoltà di udito, è rimasta sorda prima da un orecchio, poi da entrambi a 20 anni. Segnante e oralista, poliglotta anche nella lingua dei segni, vive fra Austria e Norvegia, è attivista per i diritti delle persone sorde e la parità di genere.

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Casar Jacobson, miss Canada 2013

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