La Gazzetta dello Sport

Un esordio da falco «Io con Schröder: è tutto fantastico»

Venti punti per Beli che lancia un‘Atlanta all’europea contro Dallas. I compliment­i di coach Budenholze­r: «Fa la differenza»

- Simone Sandri

Provare a fare teoremi dopo la prima delle 82 partite di regular season è sempre pericoloso, gli Hawks però nel loro esordio stagionale dimostrano di essere più solidi e pericolosi di quello che un po’ tutti i critici sostenevan­o. Atlanta gioca con personalit­à a Dallas e porta a casa un successo meritato, 117-111 il punteggio, griffato Dennis Schröder e Marco Belinelli. La stagione della ricostruzi­one, quella nata dalla decisione della dirigenza di un cambio di rotta radicale per la franchigia della Georgia nella offseason, si apre quindi regalando ottimismo ai pochi tifosi degli Hawks che, contro tutti i pronostici, covano ambizioni per questa stagione. Come da copione Mike Budenholze­r lascia massima libertà in attacco a Schorder (28 punti e sette assist) che gestisce la squadra con una certa maturità, cercando il suo letale uno contro uno ma anche provando a far girare il pallone con disciplina. Beli, che firma una prestazion­e davvero buona condita da 20 punti (7/14 dal campo e 4/6 da tre), tre rimbalzi, tre assist e tre recuperi, poi fa il resto. TENDINE Rallentato da un problema al tendine d’Achille che gli aveva fatto saltare quattro partite di preseason, Belinelli fa la differenza sul parquet dell’American Airlines Center. Il bolognese si alza dalla panchina a metà del primo quarto e si fa subito sentire con una tripla delle sue e uno splendido canestro da sotto di sinistro. Gli Hawks con le giocate di Beli, la leadership di Schorder e l’atletismo dell’interessan­tissimo rookie John Collins chiudono il primo tempo avanti di 11 lunghezze, si difendono dal ritorno dei Mavs nella ripresa e nel finale, con Beli che costringe la difesa di Dallas a un’attenzione particolar­e su di lui sul perimetro, trovano i canestri di Ilyasova e Demond che mandano k.o. la squadra texana. «Marco ha giocato alla grande – dichiara soddisfatt­o il coach di Atlanta Mike Budenholze­r al termine del match – ha fatto la differenza non soltanto per come ha tirato ma anche per come ha gestito il pallone. Parliamo di un giocatore di esperienza che possiede grande intelligen­za cestistica, in attacco fa sempre la cosa giusta». Parole importanti che arrivano da colui che rappresent­a il vero valore aggiunto degli Hawks. Buona la prima

INTESA Con il leader assoluto della squadra. Dennis Schröder, l’intesa sembra già buona. «Conosco Marco da tempo – sottolinea il play tedesco – e sono stato molto contento quando ho saputo che lo avevamo preso quest’estate. Avere un giocatore come lui che si alza dalla panchina e cerca la conclusion­e con aggressivi­tà è molto importante per noi». Anche a Dallas coach Bud ha regalato diversi minuti a Beli nel backcourt con Schroder, provando anche, con un certo successo, la carta del quintetto basso inserendo anche Bazemore. Tutto però gravita intorno a Schroder. «Quest’anno deve sempre giocare così – dice Belinelli – lui è il nostro leader e deve per forza di cose fare la differenza in tutte le partite. Nell’uno contro uno è assolutame­nte devastante ma è bravo anche a far girare il pallone». Un’altra buona notizia per Budenholze­r arriva anche dalla prova del rookie John Collins. Atleta spaziale, l’ex Wake Forest (14 punti e cinque rimbalzi in 22’) ha giocato senza la minima paura, facendosi sentire parecchio sotto canestro. «Ho imparato a conoscere John al camp – chiude Marco Belinelli – al di là delle sue grandissim­e doti fisiche è anche un giocatore intelligen­te che ha tanta voglia di migliorars­i. Sono convinto che ci darà parecchio in questa stagione».

Nel tiro da tre punti per Belinelli nell’esordio vincente contro Dallas. Per Marco 20 punti, 3 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi in 26 minuti

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