La Gazzetta dello Sport

Kostner, un altro ritorno Deve fare il salto decisivo

Dopo quattro anni a Mosca è di nuovo protagonis­ta nel Grand Prix Deve ritrovare tutti i tripli e le migliori combinazio­ni. C’è la Medvedeva

- Andrea Buongiovan­ni

Quattro anni: da tanto Carolina Kostner non gareggia nel Grand Prix, la Coppa del Mondo del pattinaggi­o di figura. Complice la scelta della stagione sabbatica post olimpica e la successiva nota squalifica, manca dal circuito dal novembre 2013. L’assenza si interrompe­rà oggi, all’Ice Palace Megasport di Mosca, con il corto della Rostelecom Cup, prima tappa 2017. L’azzurra, con l’ormai consolidat­o «Ne me quitte pas», complice un ranking ancora deficitari­o dopo il lungo stop (è 23a), sarà in pista per ultima del primo gruppo, sesta di dodici atlete, alle 20.40 locali, le 19.40 italiane.

LA GARA Non l’attende un compito facile: la concorrenz­a sarà infatti di altissimo livello. A partire dalla reginetta di casa, Evgenia Medvedeva, imbattuta dall’edizione 2015 proprio di questa gara e tra quattro mesi favorita all’oro olimpico (anche se ieri, nell’allenament­o ufficiale della vigilia, è stata protagonis­ta di un’inedita caduta su un triplo flip...). Oltre a lei, fari sulla connaziona­le Elena Radionova (due argenti europei e un bronzo mondiale nel curriculum), sulla giapponese Wakaba Higuchi (lo scorso mese davanti alla gardenese nel Lombardia Trophy) e sulle statuniten­si Mirai Nagasu e Mariah Bell.

PROSPETTIV­E Ma, ancora una volta, al di là delle avversarie, molto scivolerà sotto le lame di Carolina. Il discorso non muta: l’allieva di Alexei Mishin, a livello di aspetti artistici, non ha praticamen­te rivali. La sua eleganza, la sua maturità e la sua pattinata eterea, fanno la differenza. La tecnica, invece, non regge più il passo delle tante giovani interpreti in circolazio­ne. Il gap qui, seppur riducibile sulla strada che porterà ai Giochi di PyeongChan­g e ai Mondiali di Milano, al cospetto delle migliori, è ampio.

IL PARERE

«Carolina – sostiene il milanese Fabio Bianchetti, presidente della commission­e tecnica della federazion­e internazio­nale, appena sbarcato a Mosca – in quanto a components è tra le migliori, se non la migliore. Ma la domanda è: basteranno per compensare le deficienze tecniche? I primi, nel corso della stagione, non muteranno molto. Le seconde, invece, potranno diminuire. Ecco: per immaginare Carolina sul podio dei Giochi, non si può prescinder­e da un progresso negli elementi dei programmi, nei salti in particolar­e. Peraltro, a suo favore, va anche tenuto conto che, Medvedeva a parte, non tutte le altre sono così costanti e che, soprattutt­o in un’occasione delicata e stressante come un’Olimpiade, l’esperienza giocherà un ruolo importante. Non è una rarità: spesso proprio quella a cinque cerchi si rivela la gara più brutta della stagione».

OBIETTIVO FINALE

Il tutto, «tradotto», significa che se Carolina ritroverà con continuità flip, lutz e combinazio­ni triplo-triplo, l’attuale divario con il vertice mondiale si ridurrà sensibilme­nte. E a quel punto puntare su altre medaglie pesanti diverrà plausibile. Intanto il mirino, passando anche per la tappa nipponica di Osaka del 10-11 novembre, è puntato sulla qualificaz­ione alla finale a sei del Grand Prix, in programma a Nagoya, di nuovo in Giappone, l’8-9 dicembre. Per la Fiamma Azzurra sarebbe la quinta dopo un primo, un secondo e due terzi posti.

«GLI ASPETTI ARTISTICI PER COLMARE LE LACUNE TECNICHE» FABIO BIANCHETTI COMMISSION­E TECNICA ISU

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LAPRESSE Carolina Kostner, 30 anni e 17 podi nel Grand Prix, nel corto del Finlandia Trophy di 14 giorni fa
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