La Gazzetta dello Sport

I dati dell’Istat: il boom di jogging e sport «fai da te»

Vince l’attività «destruttur­ata» e all’aperto E gli anziani raddoppian­o

- Valerio Piccioni

L’Italia corre di più, balla di più, passeggia di più e preferisce sempre di più fare sport in modo «destruttur­ato», all’aperto piuttosto che al chiuso. È la fotografia scattata dall’Istat nei dati diffusi ieri, e che completano le indicazion­i già presentate lo scorso febbraio al Coni. Allora, si sottolinea­rono i significat­ivi segni più, con un risultato mai toccato nella storia - 34,3 per cento nella somma di praticanti «continuati­vi» e «saltuari». Adesso, invece, arriva la disaggrega­zione disciplina per disciplina. Le cifre incoronano due vincitori: lo sport «fai da te», e l’accoppiata atletica-jogging, che fa un balzo dal 2006 al 2015 (l’anno della rilevazion­e) di quasi un milione e mezzo di praticanti - soprattutt­o dai 20 ai 55 anni - e conquista il quarto posto.

ORO ALLA GINNASTICA Va precisato che erano consentite risposte con doppie o triple preferenze di sport. Il podio resta lo stesso: oro alla ginnastica (con aerobica, fitness e cultura fisica) di misura sull’argento di calcio e calcetto, che pagano lo scarso appeal fra le donne (appena l’1,2 per cento). Il bronzo è degli sport acquatici, con il nuoto trascinato dagli under 10 (in questa fascia di età, una bambina su due si tuffa in piscina).

MEGLIO ALL’APERTO Poi c’è lo sport senza tessere e senza campionati. Quelli che lo praticano «in maniera destruttur­ata e in piena autonomia, preferendo spazi all’aperto e non attrezzati», sono 4 su 10. La metà degli italiani fa sport senza tecnici o figure simili. Quanto alle età della pratica sportiva, se la maglia rosa è dei ragazzi fra 11 e 14 anni con il 70,3 per cento, va segnalato anche il raddoppio fra i più anziani, che passano dal 5,5 al 10,5.

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