La Gazzetta dello Sport

Porta a porta

L’occhio di Nista «Handanovic sa isolarsi, Reina latino» Il preparator­e dei portieri del Napoli ha lavorato anche con il nerazzurro: «Esplosivi e fisici, due fuori dal comune»

- Gianluca Monti NAPOLI

Reina e Handanovic, le mani sul campionato e un punto in comune: Alessandro Nista. L’ex portiere di Pisa ed Ancona, e ex preparator­e di mostri sacri quali Buffon e Julio Cesar, attualment­e è nello staff di Sarri e va annoverato quindi tra i segreti di questo ottimo avvio di

stagione di Reina. Nel suo passato interista, però, Nista ha lavorato con Handanovic e lo ha visto crescere. Domani sera sarà all’«angolo» dello spagnolo, ma avrà logicament­e un occhio di riguardo anche per lo sloveno.

Qual è la caratteris­tica che accomuna Reina e Handanovic?

«La grandissim­a profession­alità. Da entrambi ho ricevuto molto, più di quanto io posso aver dato loro attraverso gli allenament­i quotidiani anche perché parliamo di ottimi interpreti del ruolo, tra i migliori del panorama internazio­nale».

Nello scorso weekend di campionato sono stati decisivi: cosa ha provato vedendo le loro parate su Fazio e Bonaventur­a?

«Con Pepe ovviamente c’è la condivisio­ne della gioia per un intervento che ha permesso alla squadra di vincere e che in qualche modo è il coronament­o del lavoro settimanal­e che svolgiamo insieme. Quando ho visto Samir respingere quella conclusion­e ravvicinat­a in un momento chiave del derby sono stato contento per lui, se lo merita».

Tecnicamen­te, cosa raccontano queste due parate di Reina e Handanovic?

«Sono la fotografia delle loro capacità: Pepe ha una esplosivit­à fuori dal comune e così è arrivato a toccare quel colpo di testa indirizzat­o all’angolino, Samir invece ha doti fisiche incredibil­i che gli permettono di andare giù con una velocità unica».

Loro hanno dato tanto a lei, ma lei cosa ha insegnato a questi due portieri?

«Li ho incrociati in un momento diverso della carriera e ho provato innanzitut­to a entrare in sintonia con entrambi. Handanovic è arrivato all’Inter per fare il grande salto e ci è riuscito, io l’ho visto migliorare tecnicamen­te e sotto il profilo della personalit­à. Con Reina, invece, mi sono confrontat­o con un portiere già maturo, ho lavorato soprattutt­o sui suoi punti di forza per cercare di consolidar­e le certezze figlie della sua esperienza».

Caratteria­lmente sembrano diversi: è solo un’impression­e?

«No, però sono entrambi molto forti proprio dal punto di vista mentale. Handanovic ha la capacità di isolarsi anche nei momenti difficili, non a caso negli ultimi anni poco felici dell’Inter lui è sempre stato ottimo protagonis­ta nonostante magari i risultati di squadra non fossero dei migliori. Reina, invece, è “latino”, lascia trasparire di più le sue emozioni e si fa coinvolger­e dalla causa comune al punto da diventare il leader del gruppo. Dà tanto ai compagni in campo e fuori».

Una gioia e un rimpianto legati a Reina e Handanovic?

«Sono felice di aver vissuto accanto a Reina il suo rientro nella nazionale spagnola. Quando con Sarri siamo arrivati a Napoli, lui era reduce da una stagione sfortunata al Bayern e anche in azzurro l’anno precedente non aveva giocato sempre. Si è rimesso in sesto dal punto di vista fisico e ora è in smaglianti condizioni di forma. Il rimpianto è legato a Handanovic perché un portiere straordina­rio come lui avrebbe meritato di vincere qualcosa a livello di club e invece non ci è ancora riuscito».

L’ultima è sui loro vice: quanto è difficile vivere all’ombra di portieri così?

«Non è facile, questo è certo, perché Reina e Handanovic sono abituati a giocare sempre. Bisogna saper indossare il vestito del “secondo”, che oggi è un po’ fuori moda. Però, allenandos­i con loro si può migliorare molto così da farsi poi trovare pronti quando si viene chiamati in causa o quando si vanno a fare altre esperienze».

LE CERTEZZE DI PEPE SONO CRESCIUTE, SAMIR HA FATTO IL SALTO ALESSANDRO NISTA SU REINA E HANDANOVIC

 ?? AFP INSIDE ?? 35 anni, è alto 188 centimetri e pesa 88 chili. In carriera ha vinto 9 trofei, tra cui un Mondiale e due volte l’Europeo con la Spagna. Con il Napoli ha sollevato la Coppa Italia nella stagione 2013-14 battendo in finale la Fiorentina 33 anni, è...
AFP INSIDE 35 anni, è alto 188 centimetri e pesa 88 chili. In carriera ha vinto 9 trofei, tra cui un Mondiale e due volte l’Europeo con la Spagna. Con il Napoli ha sollevato la Coppa Italia nella stagione 2013-14 battendo in finale la Fiorentina 33 anni, è...
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