La Gazzetta dello Sport

MONTELLA «QUALCHE MERITO CE L’HA ANCHE L’ALLENATORE CON LA JUVE PER LA SCINTILLA»

- Marco Pasotto INVIATO A VERONA

E’quasi un peccato che si rigiochi già fra quarantott’ore: dopo settimane di turbolenze, polemiche e barbecue pronti a grigliare l’allenatore, una settimana piena per gustarsi i numeri di questa partita non sarebbe stata affatto male. Chiaro, la classifica è ancora meglio non guardarla, perché i punti dal quarto posto restano nove. Ma il resto sorride parecchio. Sorride il sistema di gioco, che parrebbe dare quell’equilibrio fin qui visto soltanto a sprazzi; sorride la casella dei gol segnati, che finalmente torna ad avere un saldo in attivo rispetto a quelli subiti, e finalmente sorride anche l’allenatore, che ha vissuto gli ultimi tempi fra reprimende dirigenzia­li e potenziali funerali sulla sua panchina. E ieri ha diretto la squadra sotto l’occhio attento di David Han Li, braccio destro di Li Yonghong, seduto in tribuna accanto a Bonucci. Il concetto di base non cambia, nel senso che la dirigenza, in base ai risultati, farà un approfondi­to punto della situazione durante la prossima sosta, ma intanto l’aria è diventata molto meno greve. Soprattutt­o in vista della partita con la Juve di dopodomani, che adesso ovviamente viene percepita con meno ansia e un altro spirito. Ieri David Han Li, braccio destro di Li Yonghong era al Bentegodi

PRESSIONE «Questa è una vittoria del gruppo, nelle ultime partite sono arrivate risposte di temperamen­to - racconta Montella a fine gara -. Una scintilla però non mi basta, non deve bastare, siamo ancora indietro rispetto ai nostri sogni e al valore della squadra. Suso? Ho visto e ammirato tutto... Comunque se la squadra dà queste risposte, qualche piccolo merito credo ce l’abbia pure l’allenatore. Evidenteme­nte in passato non ci sono riuscito». Un piccolo sussulto d’orgoglio d’altra parte è lecito, dopo un periodo così tanto tormentato. «Dalla Roma in poi sono arrivati segnali importanti di gioco e interpreta­zione. Rispetto a qualche settimana fa, qualcosa sta andando in modo differente. Il risultato ci dà forza, convinzion­e e ambizione. Eravamo un po’ bloccati di testa, sotto pressione per le ultime gare dove ci è successo di tutto. Avevamo delle scorie addosso, ma nella ripresa abbiamo giocato più liberi, intraprend­enti e spensierat­i, e si è visto. Ma non dobbiamo accontenta­rci: la vera scintilla la vorrei vedere a San Siro contro la Juventus. Speriamo che i bianconeri ci sottovalut­ino un po’. Pronti a salire sul carro dopo questi tre punti? No, questo è ancora un carrettino».

PAURA PER CALABRIA Momenti di paura nel finale di partita per Davide Calabria, uscito malconcio dopo un duro scontro aereo con Gobbi. Il difensore ha preso una botta in faccia, da cui ha perso sangue, ed è caduto malamente sul collo, allarmando compagni e avversari. Si è reso necessario l’ingresso dell’ambulanza in campo, quindi corsa in ospedale - con collo e testa immobilizz­ati - per accertamen­ti. La prima diagnosi è trauma cranico e facciale, ma senza perdita di conoscenza.

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