La Gazzetta dello Sport

Un rigorino e due pali La Roma tiene il passo

Perotti dal dischetto dopo un fallo dubbio su Kolarov, poi gialloross­i sfortunati. Ma il Crotone resta in partita fino alla fine

- Massimo Cecchini ROMA

Una serata di mezze sorprese. Si comincia con la Sud che non trova di meglio che cantare cori mentre lo speaker legge le parole del «Diario di Anna Frank»; si continua con la Roma che – in versione «light» – batte sì con merito un tenace Crotone, ma vi riesce grazie anche all’arbitro Manganiell­o, che concede un rigore generoso per un dubbio fallo di Mandragora su Kolarov. Perotti dal dischetto, perciò, diventa l’uomo del match, che i gialloross­i portano dalla loro parte anche grazie a due legni colpiti da Kolarov e Dzeko, anche se il passo indietro nel gioco consente ai rossoblù di restare in partita sino alla fine.

ESORDIO KARSDORP Se Nicola cambia 3 uomini rispetto ai titolari dell’ultima partita, Di Francesco sceglie di farne ruotare ben 6, lanciando il nuovo acquisto Karsdorp. La rivoluzion­e non impedisce ai gialloross­i di prendere il comando, grazie a un Gonalons intelligen­te nel gioco a due tocchi e alla tanta densità sui venti metri, dove Under – con Nainggolan – si accentra così spesso da consentire a Perotti – sempre imprendibi­le – di svariare a volte anche a destra. Subìto il gol al 10’ per quel dubbio penalty, il Crotone però dimostra di essere in partita, anche se al 18’ Cordaz viene graziato da Kolarov che, da posizione defilata sulla sinistra, colpisce un palo esterno su punizione. Sempre il serbo, tra l’altro, aveva aperto le ostilità al 9’ con una conclusion­e di prima intenzione uscita di un soffio. I rossoblu comunque si riorganizz­ano, cercando le ripartenze in profondità dove Budimir e Crociata vengono affiancati sulla sinistra da Nalini. A destra invece spinge Rodhen, che al 37’, liberatosi di Moreno, entra in area costringen­do Alisson alla parata. Insomma, la Roma deve rialzare i ritmi, così Perotti mette al centro una palla che Dzeko di testa manda fuori di nulla. Un segnale di forza, che ben si sposa ad un possesso palla addirittur­a del 77% (alla fine sarà il 73%). DIFESA DI FERRO Nella ripresa i gialloross­i ripartono forte, con Dzeko superstar che all’8’ colpisce una gran traversa dal limite con un gran sinistro e all’11’ impegna Cordaz a terra. Ma se si eccettua una pericolosa conclusion­e del subentrato Defrel (33’) e alle accelerazi­oni di Perotti che portano scompiglio nella pur attenta difesa calabrese imperniata su Ceccherini e Simic, la Roma fa poco, rischiando un po’ su un contatto tra Fazio e Budimir e alla fine concedendo qualche palla inattiva agli ospiti, che con Simic nel recupero impegnano Alisson, prima che Dzeko faccia lo stesso con Cordaz. Morale: il Crotone ha le carte in regola per salvarsi, mentre la Roma – in serata fiacca – può celebrare almeno la sua gran difesa, che per la settima volta in 12 gare stagionali non subisce gol. Cifre da vertice.

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