Barak salva Delneri Ossigeno per l’Udinese Sassuolo da camomilla
Gol del ceco rafforza la panchina del tecnico bianconero Gli emiliani di Bucchi lenti e svogliati: mai una vera occasione
L’ultimatum presidenziale era chiaro: 4 punti in 2 partite. Non uno in meno: il traballante Delneri ne fa tre e quindi si può dire che sia a un passo dalla conferma. Al di là della contabilità che incuteva timore, il tecnico rialza l’Udinese nel momento più delicato, con una partita giudiziosa che interrompe la terribile serie di 8 sconfitte nelle ultime 8 trasferte. E per questo deve ringraziare il tenero e svogliato Sassuolo che non si cerca rischi e resta ai margini lasciando agli avversari l’onere di fare la partita. Troppo rinunciatario, e non si sa bene perché visto che ora si trova dietro chi, alla vigilia, era messo peggio.
PARADOSSO
Udinese con la paura addosso, ma più vivace del Sassuolo. Paradossale, ma il primo tempo, e gran parte della ripresa, sono così. Delneri insiste con il 4-4-2 che non piace ai Pozzo e punta su Matos alto a destra. Davanti, una coppia di velocisti: Perica e Lasagna. Si gioca ai ritmi bassi e a fare la differenza è Barak, bravo a sdoppiarsi: deve frenare Magnanelli e poi impostare. Si galleggia a lungo, l’Udinese crea, il Sassuolo sta a guardare, limitandosi a qualche spunto isolato di Sensi e Missiroli. Poi, minuto 32, arriva il gol, meritato, che nasce dall’azione più spettacolare di 45 minuti poveri di emozioni: Lasagna spinge sulla sinistra e mette al centro, velo di Perica che sorprende Acerbi, la palla finisce a Barak che di sinistro da fuori area batte Consigli. Solo adesso, nell’ultimo quarto d’ora, la squadra di Bucchi decide di reagire dal torpore. Nel giro di un paio di minuti, ecco timidi segnali del risveglio: destro di Falcinelli deviato in angolo, girata di Berardi su angolo da destra, ancora Berardi su punizione, Falcinelli di testa.
POCHE IDEE
Sassuolo lento e con poche idee: prova a cambiare passo, ma non ci riesce anche perché al ritmo basso si aggiungono gli errori. A un certo punto Delneri comincia la metamorfosi tattica dei suoi: Maxi Lopez per Perica. Poi cambia ancora: De Paul per Lasagna. Il 4-4-2 si trasforma in un prudente 4-5-1 con Matos a sinistra, Jankto al centro, De Paul a destra, Barak e Berhami mezz’ali. Il Sassuolo ha un sussulto con Missiroli, poi Samir cerca di ripetere la prodezza di Torino, ma Bizzarri stavolta evita l’autogol. Forse è un segnale: Delneri decide di coprirsi ulteriormente con Hallfredsson per Matos: l’islandesone al centro, Jankto torna a sinistra. Udinese padrona del campo: possesso palla e molta attenzione. Ultimo brivido: fallo su Matri che protesta, ma è fuori area: punizione, para Bizzarri. E Delneri da Aquileia respira.