La Gazzetta dello Sport

Barak salva Delneri Ossigeno per l’Udinese Sassuolo da camomilla

Gol del ceco rafforza la panchina del tecnico bianconero Gli emiliani di Bucchi lenti e svogliati: mai una vera occasione

- Guglielmo Longhi INVIATO A REGGIO EMILIA

L’ultimatum presidenzi­ale era chiaro: 4 punti in 2 partite. Non uno in meno: il traballant­e Delneri ne fa tre e quindi si può dire che sia a un passo dalla conferma. Al di là della contabilit­à che incuteva timore, il tecnico rialza l’Udinese nel momento più delicato, con una partita giudiziosa che interrompe la terribile serie di 8 sconfitte nelle ultime 8 trasferte. E per questo deve ringraziar­e il tenero e svogliato Sassuolo che non si cerca rischi e resta ai margini lasciando agli avversari l’onere di fare la partita. Troppo rinunciata­rio, e non si sa bene perché visto che ora si trova dietro chi, alla vigilia, era messo peggio.

PARADOSSO

Udinese con la paura addosso, ma più vivace del Sassuolo. Paradossal­e, ma il primo tempo, e gran parte della ripresa, sono così. Delneri insiste con il 4-4-2 che non piace ai Pozzo e punta su Matos alto a destra. Davanti, una coppia di velocisti: Perica e Lasagna. Si gioca ai ritmi bassi e a fare la differenza è Barak, bravo a sdoppiarsi: deve frenare Magnanelli e poi impostare. Si galleggia a lungo, l’Udinese crea, il Sassuolo sta a guardare, limitandos­i a qualche spunto isolato di Sensi e Missiroli. Poi, minuto 32, arriva il gol, meritato, che nasce dall’azione più spettacola­re di 45 minuti poveri di emozioni: Lasagna spinge sulla sinistra e mette al centro, velo di Perica che sorprende Acerbi, la palla finisce a Barak che di sinistro da fuori area batte Consigli. Solo adesso, nell’ultimo quarto d’ora, la squadra di Bucchi decide di reagire dal torpore. Nel giro di un paio di minuti, ecco timidi segnali del risveglio: destro di Falcinelli deviato in angolo, girata di Berardi su angolo da destra, ancora Berardi su punizione, Falcinelli di testa.

POCHE IDEE

Sassuolo lento e con poche idee: prova a cambiare passo, ma non ci riesce anche perché al ritmo basso si aggiungono gli errori. A un certo punto Delneri comincia la metamorfos­i tattica dei suoi: Maxi Lopez per Perica. Poi cambia ancora: De Paul per Lasagna. Il 4-4-2 si trasforma in un prudente 4-5-1 con Matos a sinistra, Jankto al centro, De Paul a destra, Barak e Berhami mezz’ali. Il Sassuolo ha un sussulto con Missiroli, poi Samir cerca di ripetere la prodezza di Torino, ma Bizzarri stavolta evita l’autogol. Forse è un segnale: Delneri decide di coprirsi ulteriorme­nte con Hallfredss­on per Matos: l’islandeson­e al centro, Jankto torna a sinistra. Udinese padrona del campo: possesso palla e molta attenzione. Ultimo brivido: fallo su Matri che protesta, ma è fuori area: punizione, para Bizzarri. E Delneri da Aquileia respira.

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LAPRESSE il gol decisivo di Antonin Barak, 22, prima stagione a Udine

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