Tuono Allegri «Non abbiamo la pancia piena Più equilibrio»
Tecnico Juve: «Che fascino a San Siro, ma lo scudetto si deciderà negli ultimi turni Tra noi e il Napoli solo due rigori sbagliati»
Pancia piena un cavolo. «Quella assolutamente no». Stop di Max e riavvio dell’azione. «Mercoledì – dice Allegri – ero arrabbiato perché abbiamo sbagliato molto, e non parlo solo di attenzione difensiva ma anche di attenzione che porta a sbagliare meno passaggi. A una squadra come la Juve, con giocatori che hanno una qualità tecnica importante, non deve succedere. Ora, due cose: serve una grande partita e prendere i tre punti».
TEST E CAMBIAMENTI Per Montella è la gara della svolta, per Allegri «è un buon test e una sfida affascinante sul nostro cammino contro un ottimo Milan, ma ripeto che per noi il campionato si decide alle ultime cinque gare. In questa parte della stagione, la gara più importante è quella di Lisbona perché il primo obiettivo è il passaggio del turno in Champions». Una cosa alla volta. «Serve trovare equilibrio – prosegue Max – gli scontri diretti, le grandi partite, si vincono con una grande difesa. Facevo una constatazione: noi negli ultimi tre anni abbiamo cambiato 8 o 9 titolari e il Napoli sono tre anni che gioca sempre con gli stessi: non è roba da poco, ci vuole tempo a inserire i nuovi».
PARTITE STRANE Ci vuole tempo e la concentrazione in altalena. «Sono convinto che anche quella situazione si migliora durante la stagione, perché più andiamo avanti più le partite diventano importanti, più diventano pesanti e più sale l’attenzione e la tensione. Quindi diventa una cosa naturale. Il Milan? Troviamo una squadra che ha fatto una vittoria importante con il Chievo, con giocatori di grande qualità. È un attimo in ritardo ma alla fine arriverà a lottare per le prime quattro posizioni. Noi l’anno scorso siamo andati due volte a Milano e abbiamo perso con il Milan e con l’Inter, in due partite un pochino strane...».
DUE RIGORI Il discorso della pancia piena – rigettato – ha anche altre argomentazioni. Lunghe 11 metri. «Quest’anno, al momento, i numeri delle prime sono migliori di quelli dell’anno scorso, perché Napoli e Inter hanno molti punti in più dell’anno scorso, noi 1. In questo momento la differenza tra noi e il Napoli – e può capitare – sono i due rigori sbagliati. Al momento. Alle cinque giornate finali dovremo essere lì: o attaccati, o sopra o un punto sotto, lì si decide il campionato. E ogni giorno dobbiamo avere lo stimolo tutti per migliorare e chiedere di più. Sempre».