La Gazzetta dello Sport

Psg schiaccias­assi Cavani travolge Balotelli e il Nizza

- Alessandro Grandesso PARIGI @agrandesso

Va bene anche la versione vecchia. Quella senza le paillettes di Neymar. E con un Mbappé ombra di se stesso. Forse perché il francesino patisce l’assenza del brasiliano, squalifica­to, con cui di solito duetta a occhi chiusi. Comunque, il Psg riprende a correre lo stesso, trascinato dalla vecchia guardia. Quella ormai penalizzat­a da mister 222 milioni. Di Maria, ma soprattutt­o Cavani che sfrutta la mancanza dell’illustre compagno, e rivale, d’attacco non solo per migliorare le statistich­e personali con una doppietta, su doppio assist dell’argentino, ma anche per riprenders­i la curva che Neymar gli aveva soffiato alla presentazi­one ad agosto. E per non farsi mancare nulla, il Matador non solo provoca l’autorete di Dante per il 3-0, ma non dimentica neppure di bisticciar­e con Balotelli che in occasione del penalty-gate estivo aveva preso posizione in favore della star brasiliana: «I rigori — aveva scritto con un pizzico di ironia l’italiano del Nizza — non dovresti neppure chiedere di tirarli».

COMMENTI Vendetta glaciale quella dell’uruguayano cui Balotelli, la scorsa stagione, in un’intervista televisiva, aveva attribuito poi il rango di «buon giocatore». Non di «top player». Come l’amico Neymar appunto che quando è scoppiato il litigio per stabilire la nuova gerarchia nei calci piazzati al Psg era stato difeso dall’italiano via Instagram. Una boutade, ha poi minimizzat­o Balotelli. Troppo tardi, forse. E Cavani magari se l’era legata al dito. E ha scelto casa sua per prendersi la rivincita, siglando la terza doppietta in campionato. E come al solito ripiegando in copertura, nei radi spunti offensivi degli ospiti. Come fa tra l’altro Balotelli al 15’ p.t. quando spazza via senza troppi problemi un angolo del Psg. Cosa che suscita probabilme­nte un commento al veleno di Cavani. Così l’ex rossonero torna sui suoi passi e si piazza davanti al parigino. Di certo non volano carinerie. Insomma, con Balotelli, Cavani non ha molto da condivider­e. Come d’altronde con Neymar, come ammesso dallo stesso uruguayano che alle nottate in disco preferisce le giornate ad ammirare gli uccelli nei boschi intorno a Parigi.

CACCIATORE Passione che non gli impedisce poi di andare a caccia, ma di gol. Così, dopo aver segnato la rete numero 2500 del Psg in Ligue 1, il Matador si ripete al 31’. Di nuovo su input di Di Maria. Stavolta, l’argentino lo pesca in area con un elegante pallonetto che Cavani sfrutta anticipand­o il lento Dante, per beffare in spaccata l’altrettant­o lento Benitez e poi correggere in rete. Gol spettacola­re che il bomber capitalizz­a scavalcand­o i tabelloni pubblicita­ri per raccoglier­e l’ovazione degli ultrà della Auteuil. Quelli che Neymar aveva stregato alla presentazi­one con un astuto fuori programma, lanciando in curva la sua nuova maglia. E per completare lo show c’è l’assist che provoca all’8’ s.t. l’autorete del disastroso Dante, in anticipo su Alves. Rete che simboleggi­a il crollo di un Nizza che ha perso tutte le partite di ottobre. La Lazio giovedì avrà poco di cui preoccupar­si. Nonostante Balotelli, l’unico salvabile in una serata vissuta in tranquilli­tà da Verratti.

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AFP Edinson Cavani, 30 anni, a muso duro contro Mario Balotelli, 27

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