Il tedesco come ad Austin, tranne la sospensione
Il duplice podio ferrarista ad Austin non ha nascosto il differente comportamento degli pneumatici sulle vetture di Vettel e Raikkonen col tedesco andato subito in crisi con le ultra soft nel primo stint, mentre Kimi è sembrato gestire le gomme senza problemi indipendentemente dalla loro mescola. Perché? Un dato inconfutabile è che la configurazione delle due rosse era molto diversa. Raikkonen montava fondo e diffusore vecchi, Vettel il nuovo pacchetto aerodinamico completo (ala anteriore, fondo, diffusore). La Nel primo disegno di Paolo Filisetti la differenza tra il vecchio e il nuovo diffusore che ad Austin era riservato soltanto a Sebastian Vettel: nel tondo del secondo disegno in evidenza le quattro soffiature
sensazione è che la combinazione del finlandese garantisse un migliore equilibrio. Si potrebbe dedurre che il vecchio pacchetto aerodinamico abbia lavorato adeguatamente con la
vecchia sospensione anteriore. Viceversa il nuovo fondo, testato per la prima volta in Ungheria con la nuova sospensione, poi introdotta da Spa, ma in modo discontinuo, senza
mai convincere, pare, invece, funzionare (almeno in base alle simulazioni) meglio se abbinato ai nuovi cinematismi. I dubbi emersi negli Usa qui in Messico paiono fugati. La conferma è giunta dalla decisione di non adottare la nuova sospensione, mantenendo invece sulla vettura di Seb gli sviluppi aerodinamici introdotti ad Austin (Kimi ha solo l’ala nuova). Il fatto che la scocca di Vettel, sostituita dopo le libere del venerdì negli Usa, non avesse alcun problema avvalora l’impressione che a livello di assetto sia stato forzato il dna della vettura, inseguendo più la scorrevolezza che il carico per colmare il gap con la Mercedes. In Messico la configurazione da alto carico delle ali, richiesta per la rarefazione dell’aria in alta quota, di fatto permette di trarre i massimi benefici dal nuovo pacchetto.