Non solo Gudaitis Ecco Tarczewski E il centrone non è più un tabù
Vale, più o meno, il discorso fatto per i playmaker. Il pivot, in campo europeo, è sempre stato una specie di chimera per l’Olimpia. Tuttalpiù decenti in Italia, spesso e volentieri inadeguati in Eurolega se si esclude la parentesi Samardo Samuels, comunque il più delle volte a disagio con i pari ruolo di alto profilo. Prima e dopo, una serie di pescate deficitarie che hanno costretto Milano a gap fisico-tecnici spesso imbarazzanti (Raduljica, Barac, Elegar e Gani Lawal: meglio non ricordare). Adesso l’Olimpia si gode il promettente avvio della coppia di ventiquattrenni Guadaitis-Tarczewski: 31 partite in Eurolega il lituano, solo 4 l’americano. Due torri giovani e futuribili che hanno portato solidità, profondità, verticalità e rimbalzi, tutti fattori drammaticamente assenti nelle ultime stagioni europee dei milanesi.
CHE COPPIA Facesse testo la gara col Barcellona, Milano avrebbe trovato una miniera d’oro: 18 punti con 19 rimbalzi in due contro i 15 punti e 3 rimbalzi del trio catalano Seraphine, Tomic, Oriola. Per i due milanesi 6/11 dal campo, producendo lo stesso numero di canestri dei tre avversari ma con 5 tiri in meno. Troppa grazia. Non sarà sempre così, ma il cambio di passo sotto canestro è evidente. Aspettando, peraltro, il titolare del ruolo, Patric Young, che ha ricominciato a tirare in palestra e, nel giro di un mese, dovrebbe tornare operativo.
I rimbalzi a partita per il pivot di Milano. Anche 12.5 punti in 20’ di utilizzo 24 anni, arriva dal Lietuvos dove ha giocato per un biennio