Casalmaggiore e Bergamo: duello tra nobili decadute
«Una serie di sfortunati eventi» è il titolo di una serie di racconti il cui autore si cela dietro lo pseudonimo di Lemony Snicket. Ma più che un serial, Bergamo-Casalmaggiore di domenica, sembra già quasi un romanzo. Possibile che sia solo questione di malasorte per le due squadre ancora zavorrate a zero punti dopo due giornate? «La fortuna è una componente che gioca un ruolo di peso - racconta Martina Guiggi, centrale di Casalmaggiore ed ex giocatrice di Bergamo -: non è l’unica causa, ma contribuisce. Penso agli infortuni di Lo Bianco da noi e Malinov da loro, registe dalle quali dipende molto. Ma non dimentico i problemi avuti da Miriam Sylla (il caso doping poi rientrato, ndr), che ha tolto loro serenità, o il nostro calendario che ci ha opposto subito a Conegliano e Scandicci, due delle grandi favorite del campionato».
PROBLEMI Per la centrale classe 1984 guai però a incunearsi in un’ottica fatalista. «Parlo per Casalmaggiore: noi non siamo state abbastanza brave a sopperire all’arrivo di alcune atlete dopo gli impegni con le Nazionali (ultima della serie Martinez, giunta solo mercoledì, ndr) e abbiamo pagato la poca completezza iniziale. Non è questione di metodi di allenamento, dato che Lucchi e Abbondanza si conoscono bene e l’assenza del coach, impegnato con la Nazionale, non è quindi una scusante. E’ chiaro però che un po’ di tempo ci serve: in ogni caso meglio patire cali all’inizio, piuttosto che dopo quando si tirano le somme». Da ex Bergamo, quanto può avere pesato il preannunciato addio di Foppapedretti a fine stagione? «Io credo che lo sponsor, una vera istituzione, sia stato corretto, concedendo un anno di tempo per rifondare senza chiusure brusche. Bergamo ha una rosa diversa dagli anni scorsi, ma ci andrei piano a ridimensionarle: conosco quell’ambiente, molto orgoglioso. E la piazza, abituata alla gloria ma anche a gestire situazioni difficili, le aiuterà già contro di noi. Il fattore campo al PalaNorda si fa sentire: un ostacolo in più in un torneo senza sfide facili».
ULTIME REGINE Certo però Bergamo (2010) e Casalmaggiore (2016) hanno vinto le ultime due Champions League rosa del nostro volley. E’ triste vederle sul fondo. «E’ presto. Sono due storie e due ambienti diversi: a Bergamo c’è la maturità di un club molto longevo; a Casalmaggiore una società nuova ma già vincente. D’accordo il cambio della guardia, ma la storia non va in campo. Qui alla Pomì la dirigenza ci lascia lavorare con tranquillità. E tutto il paese vuole la squadra ai vertici. Un problema? Se la viviamo male sì; se lo tramutiamo in stimolo, questo pungolo può farci volare. Raccoglieremo presto i frutti». In questo derby tra nobili decadute, per chi perde sarà una botta a livello morale. Un calcio alla crisi? Trattandosi di Guiggi, più che altro un muro.