Belotti recupera Toro e Italia ora ci sperano
Recupera, ma è ancora in dubbio. E Sinisa si gioca il posto. Striscione al Fila: «Fuori le palle»
TEMPI RECORD, MA RISCHIO RICADUTE
Belotti sì, Belotti no. Ruotano attorno al Gallo i destini di Sinisa Mihajlovic: il tecnico granata, infatti, domani sera contro il Cagliari si gioca la panchina e spera di poterlo fare al massimo delle proprie possibilità. Ossia con Belotti in campo dal primo minuto. Perché l’attaccante della Nazionale non è soltanto un bomber implacabile ma è anche un trascinatore. L’uomo del destino, verrebbe da dire, in una fase in cui il Torino, in ritiro da ieri sera, ha perso per strada il proprio spirito. Chi meglio del Gallo, quindi, può caricarsi sulle spalle la squadra e portarla in salvo al di là delle critiche e delle polemiche di queste ore? LO SPRINT Il capitano granata si è infortunato il 1° ottobre nel finale di gara contro il Verona: lesione del legamento collaterale del ginocchio destro la diagnosi, e da quel momento il Toro si è smarrito. Ha dissipato punti su punti (due nel recupero di gara contro i veneti, altri due a Crotone, tre contro la Roma e altrettanti a Firenze), ha perso certezze e posizioni in classifica in virtù dei soli due punti conquistati nelle ultime cinque uscite, e ha finito per sgretolarsi. Ora si tratta di voltar pagina il più in fretta possibile e per farcela non resta che aggrapparsi al Gallo. Attorno alle sue condizioni c’è un cauto ottimismo. Anzitutto perché l’esito degli esami ha avvalorato la guarigione, come ha confermato giovedì anche il d.s. Gianluca Petrachi: «Il parere dei medici è positivo — ha spiegato il dirigente granata — Serve buonsenso e comunque in una fase come questa diventano decisive le sensazioni del giocatore che è il miglior medico di se stesso». In poche parole Belotti deve giocare soltanto se se la sente, se ha la certezza di essere davvero guarito.
PROGRESSI Di sicuro in queste settimane Andrea ha fatto progressi straordinari, ma senza mai fare «il passo più lungo della gamba», proprio per evitare il rischio di una nefasta ricaduta. Ha lavorato con grande impegno e ha iniziato a credere fermamente nella possibilità di potercela fare per il Cagliari. La decisione, però, verrà presa nelle ultime ore, valutando pro e contro, e sapendo che, in caso di rientro dall’inizio, il Gallo avrà una autonomia limitata dal mese di assenza dai campi. Insomma, tutto l’ambiente granata spera di potersi aggrappare al capitano: dai tifosi, che ieri hanno esposto al Fila lo striscione «Adesso basta! Fuori le palle», fino ai compagni, compreso Ljajic che, in attesa di sprintare in campo, ieri si è fatto consegnare al campo una Ferrari rossa fiammante.