La Gazzetta dello Sport

Crisi Zenit k.o. in casa La Lokomotiv vola a +3

- Giorgio Kudinov

Brutta sconfitta in casa per lo Zenit di Roberto Mancini contro la Lokomotiv Mosca che va a +3 rispetto alla squadra di San Pietroburg­o e chiude in testa il girone di andata. È un secco 3-0 per i ragazzi di Yuri Syomin, classe 1947, che era anche l’ultimo allenatore della Lokomotiv a vincere sul campo di S. Pietroburg­o, nel 2004, quando la stessa Lokomotiv si prese lo «scudetto». Da undici anni lo Zenit non perdeva in casa con uno scarto di tre gol. La seconda sconfitta di Mancini nel campionato russo sa di uno schiaffo vero.

DOPPIO ZENIT Qualcosa si è rotto nello Zenit che stava dominando il campionato russo dalle prime giornate: è riuscito a raccoglier­e appena 2 punti nelle ultime 4 giornate perdendo il primato e la brillantez­za. Lo Zenit in versione Europa League sembra una squadra diversa rispetto allo Zenit del campionato russo. Uno degli esempi più lampanti è quel Rigoni che fa meraviglie in Europa ma non riesce a segnare in Russia. Anche sta- volta è uscito dal campo sen- za gol, anche se è stato proprio lui a colpire il palo su assist di Criscito. Il primo tempo ha visto lo Zenit dominare creando occasioni, ma le chance non sono mai state sfruttate, e c’è qualcosa di poco spiegabile nel gioco dello Zenit che, avendo la rosa più forte, non è riuscito a segnare per la terza gara di fila. Non segna Kokorin, non segna nessuno.

EROE FARFAN Il 2° tempo è stato fatale per lo Zenit e l’eroe della serata si chiama Farfan, il nazionale peruviano che ha appena compiuto 33 anni. Con la sua doppietta e l’assist vincente per Aleksey Miranchyuk, la nuova stellina del campionato, ha portato alla Lokomotiv tre punti pesanti che fanno adesso della squadra di Syomin un concorrent­e vero per lo Zenit il quale, fino a tre settimane fa, sembrava non aver rivali. Lo Zenit rimane favorito ma deve svegliarsi.

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