La Gazzetta dello Sport

Orelik e Johnson salvano Venezia Bologna amaro k.o.

1Virtus sciupa un +17. Reyer rimonta col lituano e l’esterno Usa. Decisivi 2 liberi sprecati da Ale Gentile

- Luca Aquino BOLOGNA CIAM

La differenza sta nei dettagli, in queste partite. Venezia fa valere l’esperienza ed espugna il PalaDozza in volata, restando imbattuta in testa al campionato contro una Virtus che nel primo tempo la mette alle corde. Il 45-28 del 17’ rispecchia quello che si vede in campo fino a quel momento e il pubblico bolognese sogna. La Reyer è però un peso massimo, regge l’urto, traballa ma non mette mai il ginocchio in terra e nel secondo tempo ritrova le sue certezze e i suoi punti di riferiment­o. Orelik e Johnson la trascinano fuori dalle secche e nell’ultimo minuto fa valere la maggior freddezza rispetto a una Virtus che invece resta al palo con i suoi bomber italiani Alessandro Gentile (pesante lo 0/2 ai liberi sul +1 a -1’05”) e Aradori.

MENTALITÀ Nel terzo quarto i campioni d’Italia si mettono in moto con un 6/10 da tre ed è decisivo il risveglio dell’opaco Johnson (13 punti nei 10’ dopo l’intervallo). «Nel secondo tempo abbiamo mostrato un’altra faccia e abbiamo recuperato con merito facendo le nostre cose — sottolinea coach De Raffaele —. Mi aspettavo una risposta a livello di tenuta mentale ed è stata importante. Vincere qui non sarà facile per nessuno, la Virtus sarà una grande protagonis­ta di questo campionato». Un grande Aradori dai blocchi di partenza (10 punti nel primo quarto) e un dominante Lawson a rimbalzo d’attacco (40-28 il duello sotto i tabelloni per Bologna) trascinano la Virtus fino al 45-28, ma Venezia è brava ad assorbire il colpo e il -8 dell’intervallo può essere considerat­o un affare.

AREA CHIUSA È la base su cui costruire la rimonta della ripresa. Alessandro Gentile, nonostante il problema all’adduttore, arriva al ferro con grande potenza, ma Johnson diventa finalmente produttivo per la Reyer affiancand­o Orelik e Peric, spine nel fianco della difesa Virtus che è vicina al tavolo delle grandi, ma ancora non può sedersi perché la mancanza dell’ala forte titolare americana le penalizza. Nell’ultimo quarto, un giocatore in più servirebbe quando Venezia chiude l’area e tiene i bolognesi a 4/18 negli ultimi 10 minuti. «Chi c’è stato ha fatto il suo pieno dovere, non vedo nessuno dei nostri che possa essere considerat­o un anello debole della catena — dice coach Ramagli —. Abbiamo avuto ottime risposte e fatto un passo avanti. Nel quarto periodo abbiamo faticato a entrare in area, l’1/10 da due e qualche errore ai liberi ci hanno punito». Decisivo nella volata è Orelik che sorpassa dalla linea a -50” (85-86) dopo lo 0/2 di Ale Gentile che poi sbaglia anche spalle a canestro. La Reyer non la chiude ai liberi, Aradori ha due chance ma sbaglia prima un layup comodo e poi viene stoppato da Watt, così il pokerissim­o dei campioni d’Italia è servito. WATT

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Dominique Johnson, 30 anni

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