La Gazzetta dello Sport

Il Lecce va con Mancosu Ora Liverani tenta la fuga Cosenza, k.o. a testa alta

- Marco Errico LECCE

Con qualche ora di anticipo sulla notte di Halloween, Marco Mancosu regala al Lecce un dolcetto delizioso. Proprio come 9 giorni fa a Matera, il centrocamp­ista risolve la sfida con il Cosenza con una sassata dai 25 metri e alimenta la fuga. Ottavo risultato utile per i gialloross­i (7 vittorie e un pari), quattro punti sul Monopoli secondo, poi 7 e 8 rispettiva­mente su Catania e Trapani (che però hanno già riposato), considerat­e tra le pretendent­i più accreditat­e per la promozione diretta. Possono esultare in tribuna anche Franco Causio e Sergio Brio, a Lecce per la presentazi­one del libro dell’ex difensore («Sergio Brio – L’ultimo stopper»). Ma per un’ora i due ex della Juve sono incappati nella peggior versione del Lecce di Liverani.

LA PARTITA Nel primo tempo la capolista è irriconosc­ibile, soprattutt­o rispetto alla versione frizzante delle ultime due uscite con Akragas e Matera. Manovra lenta e impacciata, il Lecce cade nella rete tesa da Braglia, abile a imbrigliar­e la sua ex squadra. Anzi è il Cosenza a rendersi pericoloso con la fantasia di Mungo e il movimento di Baclet. La svolta a inizio ripresa, quando Liverani opera un triplo cambio: Di Piazza al posto di Torromino e Mancosu spostato a trequartis­ta. Mossa decisiva, perché proprio dai 25 metri arriva la botta micidiale che stende un buon Cosenza e lancia il Lecce.

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