JUVE, CI VUOLE DI PIÙ. ROMA, ATTENZIONE
Oggi riparte la Champions che vede impegnata la Juventus con lo Sporting Lisbona e la Roma con il temibile Chelsea di Antonio Conte. Gli uomini di Allegri stanno trovando la forma migliore come dimostra la vittoria sul Milan, anche se in una partita non bella, propiziata dall’impegno di tutti e dall’exploit del fenomenale Higuain. Tuttavia, se i bianconeri vorranno vincere in Europa, dovranno migliorare il gioco e la propensione a un calcio più armonioso e offensivo. In Italia sono sufficienti le qualità individuali e i tatticismi, non così in Europa, dove il dominio del gioco aumenta autostima e soluzioni, consentendo di servire maggiormente i proprio campioni. Gli juventini sono superiori allo Sporting per valori individuali e per esperienza, ma il giocare fuori casa e la buona qualità del possesso palla dei portoghesi potrebbero colmare la differenza. Allegri, maestro della tattica, ha ottenuto negli ultimi tre anni due ottimi secondi posti a dimostrazione delle sue grandi qualità: deve non accontentarsi e cercare un ulteriore miglioramento, sia suo sia della squadra. Lo Sporting non ha campioni, ma se gli si lascia il comando della manovra, può diventare pericoloso. Spero che Max e i suoi ragazzi abbiano coraggio e che, più dell’utilitarismo, inseguano il protagonismo che porta a grandi imprese. Hanno tutto per giocare da grandi, quindi i bianconeri non dovrebbero avere problemi nel superare lo Sporting. La Roma di Di Francesco ha giocato una grande partita a Londra, ma dimentichino quella gara, perché gli uomini di Conte sono migliorati pur non essendo ancora al top. Antonio ha avuto diversi problemi in casa a causa di acquisti effettuati in ritardo e quindi non ancora inseriti nel gioco. Inoltre molti infortuni hanno toccato i vari Moses, Kanté e Hazard. I giallorossi stanno bene e se seguiranno le idee di gioco del tecnico miglioreranno ulteriormente: non le hanno ancora metabolizzate del tutto, ma già si notano progressi collettivi e individuali. La partita sarà difficile per entrambe le contendenti. Conte sta cercando con tutte le forze e capacità di riportare i suoi uomini sui valori straordinari di anno scorso. Tuttavia la velocità di Hazard, Morata, Pedro o Willian potrebbe mettere in difficoltà la difesa romanista, un po’ lenta e non sempre ben posizionata. Pertanto per i giallorossi saranno decisivi i collocamenti preventivi, in modo da evitare le ripartenze, così come sarà importante praticare un possesso veloce e aggirante. Dzeko sarà il pericolo maggiore per gli uomini di Conte, ma non sottovaluterei le percussioni di Nainggolan e gli sganciamenti di Kolarov e Florenzi. Si vedrà una bella sfida, i tecnici sono due maestri che cercano di dare un’identità alle proprie squadre, a prescindere dalla qualità dei singoli. Entrambi vogliono anche dare qualcosa al calcio, sono perfezionisti ossessionati dalle proprie idee e lavoro. Diceva Cesare Pavese: «Non c’è arte senza ossessione». Buon lavoro a tutti.