Marsili, il portuale diventato campione adesso è un film
Al Festival del Cinema di Roma il documentario sul pugile imbattuto: «Ma la mia vita è ancora su un ring»
Non solo Festa del Cinema, ma anche del pugilato. Disciplina troppo spesso messa in un angolo, ma capace di riemergere grazie a un docu-film presentato all’Auditorium nell’ambito della kermesse romana.
IL VOLTO L’opera si intitola «Tizzo storia di un grande campione» e parla di Emiliano Marsili, il pugile di Civitavecchia mai sconfitto e soprannominato appunto Tizzo, descritto con bravura del regista Alessio Di Cosimo. L’autore racconta la sua vita per capitoli e narra di un ragazzo che ama il pugilato, ma lo deve praticare di nascosto dai suoi genitori. «Ciò che mi ha colpito è il viso, significativo, che mi ha portato a usare molti primi piani perché le sue espressioni sono più incisive delle parole», spiega Di Cosimo. Dal porto al Mondiale. Una storia a lieto fine, anche se lo spettatore dovrà aspettare per leggere le quattro lettere che appaiono in fondo al documentario. C’è infatti ancora voglia di battersi, di dimostrare a se stesso e agli altri che a 40 anni la vita ricomincia davvero e non è il caso di dire basta: «Sento dentro di me il fuoco e la voglia – dice Emiliano – e se quella mi sorregge ancora, perché abdicare?». Le immagini incalzano, ecco i genitori Roberto e Pina che spiegano questa passione, con mamma che l'asseconda firmando di nascosto l’autorizzazione a salire sul ring a 14 anni per il debutto. Poi la moglie Stefania e la figlia Emanuela, il maestro Massari e il manager Cherchi.
BENVENUTI Parla anche Nino Benvenuti ed è la verità del campione che osanna un altro campione: «La boxe è per tutti fino a un certo punto; poi diventa uno sport, se si vuole salire la scala fino in cima, serve coraggio. Io l’ho avuto, sono salito in cima e ora me la godo. Anche Emiliano sta percorrendo questa strada». Ora si prepara un tour nelle sale e nelle scuole, prima tappa sarà ad Amatrice il 19 novembre.