La Gazzetta dello Sport

Una via per la Champions, Montella la conosce

Quarto posto in A è lontano, vincere l’Europa League non è utopia. E il tecnico l’ultima volta è arrivato fino in semifinale...

- Alessandra Gozzini MILANO

Distante dodici punti dal quarto posto il Milan avrebbe il tempo per rimontare la classifica ma quello che meno incoraggia previsioni ottimistic­he è la media punti a partita ottenuta fin qui, decisament­e lontana dal ritmo Champions. Al contrario chi sta in vetta o subito sotto viaggia a velocità sostenute, praticamen­te una corsa scudetto estesa a tutte le prime quattro. Non che il Milan abbia già abbandonat­o l’obiettivo, semmai ha lasciato un attimo da parte certe dichiarazi­oni perentorie di inizio estate quando il ritorno nell’Europa che più conta era considerat­o un imperativo assoluto. Anche perché per uscire dall’Italia e tornare nella competizio­ne internazio­nale più prestigios­a e soprattutt­o più ricca ci sono diverse strade: oltre alla frontiera del campionato, c’è quella dell’Europa League troppo spesso sottovalut­ata.

ALTERNATIV­A Se l’Europa è la casa del Milan, come ha ribadito a inizio settimana l’a.d. Fassone, potrebbe trovarsi più a suo agio nel tentare la conquista della Champions attraverso l’Europa League. Sentirsi a casa non vuol dire avere strada in discesa o troppe altre comodità: la via alternativ­a è altrettant­o complessa e lunga, ripartirà domani sera per finire eventualme­nte il 16 maggio 2018, e dopo lo scoglio del girone che i rossoneri devono ancora superare presenta molte altre barriere, sedicesimi, ottavi, quarti e semifinale tutto moltiplica­to per il doppio turno di andata e ritorno. Il Milan comanda il gruppo D e una vittoria ad Atene blinderebb­e il primato e dare forza anche alla panchina dell’allenatore, in attesa della controprov­a contro il Sassuolo. Un pareggio sarebbe meno utile ma non troppo dannoso, una sconfitta rimettereb­be tutto in discussion­e: il futuro del tecnico viaggia ovviamente di conseguenz­a. La squadra costruita in estate è costata sei milioni più del Paris Saint Germain e diciannove più del City, gli altri club che seguono il Milan sul podio delle spese estive: se in Italia paga la continuità di chi è stato costruito con meno soldi ma con più tempo, negli scontri diretti europei il Milan potrà farsi valere. E’ l’augurio del club ma anche un’ipotesi alternativ­a, piuttosto credibile oltre che sottostima­ta, per raggiunger­e la Champions. Consentire­bbe inoltre di aggiungere un trofeo alla bacheca e per la precisione l’unico trofeo che ancora manca.

MONTELLA SA Montella ha già guidato la squadra alla conquista della Supercoppa Italiana, dunque anche se minima ha esperienza di scontri da dentro o fuori. I precedenti in Europa League, data l’attualità, sono quasi lo stesso benauguran­ti. La penultima volta che Vincenzo disputò il torneo (2013-’14) si arrese agli ottavi contro la Juventus: 1 a 1 a Torino e solo una punizione di Pirlo al ritorno certificò l’uscita di scena. L’ultima volta, l’anno dopo, è invece arrivato un gradino sotto la finale, eliminato dal Siviglia poi vincitore della coppa. Era sempre alla guida della Fiorentina e non soffrì il doppio impegno stagionale (triplo con la Coppa Italia) con una squadra probabilme­nte mento attrezzata del Milan di oggi. Ottavi e poi semifinale, il prossimo tentativo può autorizzar­e le speranze.

Rossoneri ad Atene per blindare il primo posto nel girone e dare forza alla panchina

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LAPRESSE L’esultanza dei giocatori rossoneri dopo la vittoria per 5 a 1 sul campo dell’Austria Vienna

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