Universiadi 2019 interviene il Coni Pagnozzi a Napoli
Chiamatelo come volete, commissario o responsabile per l’organizzazione degli eventi sportivi, di fatto la scelta di Raffaele Pagnozzi è la ciambella di salvataggio – probabilmente l’ultima – che il Coni offre alle precarissime Universiadi di Napoli del 2019. Manager di provata esperienza e capacità organizzative, per anni è stato segretario generale del Coni e capo delle missioni olimpiche, dal 2006 è segretario generale dei Comitati olimpici europei. Quattro anni fa, fu sconfitto sul filo di lana da Giovanni Malagò nella corsa per la presidenza del Coni. Pagnozzi, 69 anni, è un nome che Malagò ha già sottoposto all’attenzione del sindaco De Magistris e del governatore De Luca, ottenendone il gradimento. Stamattina, a Praga per il 22° Congresso dei comitati olimpici nazionali, lo presenterà al russo Oleg Matytsin, che fino al 2019 guiderà la Federazione internazionale sport universitari.
IN FRETTA L’organizzazione delle Universiadi è una corsa contro il tempo. Accelerare – nomine, appalti, lavori – è diventata l’unica condizione per non perdere i giochi. Il ruolo ritagliato per Pagnozzi dovrà essere inserito nella legge finanziaria, così come il commissario con poteri speciali sugli appalti che sarà indicato dal presidente Anac Raffaele Cantone (e difficilmente la scelta ricadrà sul prefetto Paolo Tronca). Il guaio è che gli emendamenti vanno presentati entro le 18 del 20 novembre.