La Gazzetta dello Sport

Addio minimi A Mondiali e Olimpiadi secondo il ranking

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(a.b.) Non è una rivoluzion­e, ma poco ci manca. La Iaaf oggi ufficializ­zerà l’introduzio­ne, a partire dalla stagione 2018, di un ranking mondiale che diventerà l’unica discrimina­nte per l’ammissione alle grandi manifestaz­ioni, Olimpiadi (da Tokyo 2020) e Mondiali (da Doha 2019) inclusi. Addio ai minimi, dunque, ai cosiddetti standard. Non saranno più tempi e misure a determinar­e chi potrà partecipar­e alle rassegne globali, bensì i piazzament­i nelle graduatori­e di specialità. La decisione, da più parti ventilata, è stata assunta dopo settimane di discussion­i a vari livelli, e rientra in quel pacchetto di riforme promesso da Sebastian Coe dal giorno dell’elezione a presidente della federazion­e mondiale dell’atletica. L’obiettivo è rendere più armonico il calendario e più facilmente fruibile anche dal grande pubblico il sistema di meeting e gare. Per ora null’altro è stato deciso ed è difficile quindi capire la portata precisa dell’iniziativa. Quali saranno i parametri che determiner­anno il ranking mondiale? Quale peso avranno i singoli appuntamen­ti? E quale invece i record? E, soprattutt­o, quanti atleti per ogni Paese potranno partecipar­e alle grandi rassegne? Rimarranno tre o il numero varierà? Solo quando queste e altre domande analoghe troveranno risposta, si capirà con esattezza in che direzione andrà l’atletica internazio­nale. Intanto, mentre oggi verrà anche annunciata la creazione in seno alla Iaaf di un dipartimen­to storico, è in ogni caso un passo importante verso cambiament­i sempre più necessari e urgenti.

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Sebastian Coe, 61 anni

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