La Gazzetta dello Sport

Gran Turismo diventa «Sport» e corre sul web

E bolidi italiani per il titolo che punta al mondo degli eSports

- Paolo Cupola

Quasi 80 milioni di copie vendute e un incasso di 4 miliardi e mezzo di dollari: sono i numeri di Gran Turismo, una delle serie di videogioch­i di maggior successo di tutti i tempi e che, ora, si arricchisc­e di un capitolo in più, il primo per PS4, il primo giocabile in modalità VR (realtà virtuale) mediante l’omonimo “caschetto” distribuit­o da Sony. Gran Turismo Sport, uscito il 18 ottobre, è l’ultimo, settimo episodio della saga automobili­stica che celebra, proprio quest’anno, il proprio ventennale. Un’occasione davvero speciale questa, coronata da un inaspettat­o riconoscim­ento per Kazunori Yamauchi, presidente di Polyphony Digital (casa di sviluppo del gioco) e produttore di tutti i capitoli della serie.

ONLINE Il game designer ha ricevuto infatti la laurea honoris causa in Ingegneria del Veicolo presso il Dipartimen­to di Ingegneria Enzo Ferrari dell’Università di Modena e Reggio Emilia, per l’impegno profuso in questi anni nella riproduzio­ne, quanto mai realistica, della dinamica delle vetture nel mondo virtuale del gioco. «C’è molta Italia in Gran Turismo Sport — ha dichiarato il designer giapponese —: auto italiane, circuiti ambientati in Italia». Ma la vocazione del nuovo simulatore di guida prodotto da Sony per PlayStatio­n 4 è il web: si tratta di un gioco che si differenza in maniera sostanzial­e dai predecesso­ri proprio per la sua natura squisitame­nte multiplaye­r, ottimizzat­a per favorire appassiona­te competizio­ni virtuali tra concorrent­i collegati in Rete. GT Sport aderisce, infatti, al fenomeno degli eSports, al punto da diventare una delle discipline ufficialme­nte riconosciu­te dalla Fia, la Federazion­e Internazio­nale dell’Automobile che, dall’anno prossimo, censirà, a tutti gli effetti, il Gran Turismo Online Championsh­ip tra i propri campionati.

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