Gran Turismo diventa «Sport» e corre sul web
E bolidi italiani per il titolo che punta al mondo degli eSports
Quasi 80 milioni di copie vendute e un incasso di 4 miliardi e mezzo di dollari: sono i numeri di Gran Turismo, una delle serie di videogiochi di maggior successo di tutti i tempi e che, ora, si arricchisce di un capitolo in più, il primo per PS4, il primo giocabile in modalità VR (realtà virtuale) mediante l’omonimo “caschetto” distribuito da Sony. Gran Turismo Sport, uscito il 18 ottobre, è l’ultimo, settimo episodio della saga automobilistica che celebra, proprio quest’anno, il proprio ventennale. Un’occasione davvero speciale questa, coronata da un inaspettato riconoscimento per Kazunori Yamauchi, presidente di Polyphony Digital (casa di sviluppo del gioco) e produttore di tutti i capitoli della serie.
ONLINE Il game designer ha ricevuto infatti la laurea honoris causa in Ingegneria del Veicolo presso il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari dell’Università di Modena e Reggio Emilia, per l’impegno profuso in questi anni nella riproduzione, quanto mai realistica, della dinamica delle vetture nel mondo virtuale del gioco. «C’è molta Italia in Gran Turismo Sport — ha dichiarato il designer giapponese —: auto italiane, circuiti ambientati in Italia». Ma la vocazione del nuovo simulatore di guida prodotto da Sony per PlayStation 4 è il web: si tratta di un gioco che si differenza in maniera sostanziale dai predecessori proprio per la sua natura squisitamente multiplayer, ottimizzata per favorire appassionate competizioni virtuali tra concorrenti collegati in Rete. GT Sport aderisce, infatti, al fenomeno degli eSports, al punto da diventare una delle discipline ufficialmente riconosciute dalla Fia, la Federazione Internazionale dell’Automobile che, dall’anno prossimo, censirà, a tutti gli effetti, il Gran Turismo Online Championship tra i propri campionati.