MILITO E MURIEL LANCIANO IL DERBY
Punta del Siviglia ha segnato nei due derby vinti l’anno scorso «Loro in crisi? Non conta la classifica»
26 anni, esulta dopo un gol realizzato contro l’Inter. Il colombiano ha giocato nella Sampdoria per due stagioni e mezza, dal gennaio 2015 all’estate scorsa, realizzando 21 reti in 79 presenze in Serie A, 24 reti in 84 partite in totale
Luis Muriel è lontano molto più di mille chilometri, ma non certo con il cuore. L’attaccante colombiano ha messo la sua firma sugli ultimi due successi blucerchiati. Grazie a lui la Sampdoria ha rotto un tabù che durava dal 1960: vincere entrambi i derby della stagione in serie A. Anche per questo, pur impegnato nella Liga e nei viaggi imposti dalla Champions, non ha perso di vista Genova e la Samp. « Come potrei. Porto nel cuore la gioia vissuta negli ultimi due derby. I gol, i successi e gli applausi finali. Due emozioni fantastiche».
Quale la più intensa?
«Non posso scegliere. Alla sfida di andata arrivammo con qualche problema: giocavamo bene ma avevamo infilato una striscia di risultati negativi. Vincere il derby cambiò tutto. Al ritorno, invece, completammo la doppietta, quella che i nostri tifosi aspettavano da tantissimo. Ho fatto gol in entrambe le occasioni e no, non riesco a scegliere la gioia più grande».
Da Siviglia riesce a seguire le vicende della Sampdoria?
«Certo, guardo tutto, leggo le notizie, mi informo. Sono felice per i risultati che la Samp sta ottenendo, il frutto del grandissimo lavoro di Giampaolo».
Il Genoa, invece è in crisi.
«Ma non va sottovalutato. Nessuno potrebbe saperlo meglio dei miei ex compagni. Come ho detto, lo scorso anno arrivammo alla sfida in una situazione simile alla loro attuale. Questa è una partita a parte, dove la classifica e il momento di forma non contano niente. Attenta Sampdoria».
Al suo posto adesso gioca Zapata, che si è subito posto un obiettivo: far meglio di Muriel. Che ne pensa?
«Tifo per lui e gli auguro di far molto meglio di me. Sarebbe bello per lui e importante per la Sampdoria. Duvan è un amico, abbiamo condiviso a lungo la camera durante i Mondiali under 20 che disputammo con la Colombia. E anche durante l’ultima sosta, quando eravamo entrambi in ritiro con la Colombia, abbiamo parlato a lungo, di noi, di Genova e della Samp. Lui è un giocatore fantastico».
intanto tra i blucerchiati hanno cominciato a fare gol i centrocampisti. Ne è sorpreso?
«No. Linetty, Praet Torreira hanno grandi qualità ed io non dimentico certo Barreto. Ultimamente non ha giocato ma resta una delle colonne della squadra. Tutti raccolgono i frutti del loro lavoro e delle idee dell’allenatore».
Chi potrebbe essere l’uomo decisivo?
«Zapata. ha una caratteristica speciale: sotto pressione si esalta. Nell’ultima partita con la nazionale lo ha dimostrato giocando alla grande nel momento decisivo».
Ha un messaggio per qualcuno?
« Certo, comincerei da Giampaolo: sono felice per le soddisfazioni che si sta togliendo, sono il frutto, meritato, di un lavoro importante. Lasciatemi poi mandare un pensiero per Ferrero: tutti parlavano delle sue cessioni, invece ha saputo rafforzare la squadra, portandola a livelli ancora più alti. Bravo. E, se posso, voglio mandare un messaggio anche ai tifosi della Sampdoria: auguro loro di godersi appieno le gioie che questa squadra sta regalando e continuerà a regalare. Io spero presto di poter fare un salto a Genova a salutare tutti e a vedere dal vivo la bella Samp che mi diverto sempre a seguire da lontano».